Boom di insegnanti «scrinati» a Campo Genova. Gli operatori scolastici, personale Ata e amministrativi compresi, rispondono presente alla chiamata del Comune di Avellino.
Lunghe file di auto, ancorché ordinate, a scandire le ore di una giornata di tamponi rapidi antigenici al termine della quale il numero dei positivi resta ancorato allo zero. In totale sono stati testati 240 cittadini. Di questi, in buona parte si tratta proprio di operatori scolastici. Buoni auspici, considerata l'attendibilità del test oltre il 90 per cento, per il rientro in classe. La campanella, salvo clamorosi colpi di scena, suonerà di nuovo lunedì mattina, in favore dei piccoli degli asili e delle prime due classi delle elementari. Per accelerare le procedure, d'intesa con i dirigenti scolastici dei plessi interessati, l'amministrazione comunale aveva inviato ai docenti i moduli da compilare per potersi sottoporre al tampone. I numeri dicono che si è sottoposta al test una consistente fetta degli operatori coinvolti nelle riaperture imminenti, che in tutto sono circa 200.
Elia De Simone, capogruppo di «Davvero» che, insieme al collega Franco Russo del Pd, agli altri medici dell'Ordine, ai volontari e agli uomini dell'esercito, da novembre, è in prima linea nella campagna di Palazzo di Città, lo spiega confrontando i dati. «La media di tamponi che facciamo giornalmente è alla soglia dei 100. Averne fatti in un solo giorno 240 è già di per sé emblematico dell'ottima partecipazione del personale scolastico (Dunque ieri dovrebbero aver presenziato a Genova quasi 150 operatori dell'istruzione, ndr). In più ricorda una quarantina di operatori si erano già sottoposti al test nella giornata di giovedì».
Come anticipato ieri, l'ulteriore servizio messo a disposizione gratuitamente dall'ente al mondo scolastico prevede, a partire da oggi, la possibilità di somministrare i tamponi direttamente nei plessi, su richiesta del dirigente scolastico e previa messa a disposizione di area idonea.
Sul posto, si è visto a più riprese l'assessore all'Istruzione di Piazza del Popolo, Giuseppe Giacobbe. L'intenzione dell'amministrazione comunale è allargare lo screening, nei prossimi giorni, agli insegnanti e agli operatori degli altri livelli didattici che se la Regione darà il suo via libera torneranno in classe tra il 18 e il 25 di gennaio. Per ora il provvedimento interessa circa 2.000 bambini e, come si diceva, 200 prof e affini. Ma poi i numeri cresceranno, moltiplicandosi. «Quella del sindaco dice Giacobbe è stata una brillante idea. Parlare con i dirigenti scolastici per stringere questa sinergia e scrinare tutti coloro che torneranno a realizzare la didattica in presenza. Nelle scorse settimane, ci aveva fermato solo l'aumento della curva del contagio rilancia e speriamo che stavolta non succeda. Da tempo ribadisce noi eravamo pronti al rientro. Tra lunedì e martedì partiremo con gli insegnanti delle altre scuole che via via dovranno riaprire».
Con l'impennata di tamponi generata dalla campagna di screening agli operatori scolastici, i dati dell'operazione Campo Genova bis, voluta dal sindaco Festa con l'acquisto di 10.000 test per circa 100.000 euro, sono leggermente migliorati. Sebbene con performance assolutamente inferiori a quelle ipotizzate dal primo cittadino prima di partire. Dallo scorso 16 novembre ad oggi, dunque in 53 giorni, sono stati effettuati 3.800 test, per 31 positivi. La media parla di meno 100 test al giorno, rispetto ai 500 che il sindaco conteggiando pure quelli dell'Asl aveva ipotizzato.
Cristallizzato, oramai, il dato dei positivi. Siamo ad 1 ogni 122 tamponi. Percentuale che non stupisce, considerato che lo screening comunale non viene applicato ai sospetti positivi ma agli asintomatici. Altissima l'attendibilità del test. I 31 positivi scovati, tutti tranne 1, sono stati confermati dal tampone molecolare realizzato presso un laboratorio privato convenzionato.