Avellino, guerra del terminal bus:
scende in campo la Regione

Avellino, guerra del terminal bus: scende in campo la Regione
di Flavio Coppola
Giovedì 5 Dicembre 2019, 08:23
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La Regione scende in campo nella partita dei terminal. Palazzo Santa Lucia ha convocato l'Air per lunedì mattina. Salta dunque il confronto istituzionale atteso oggi in Provincia sul piano di delocalizzazione del capolinea di Piazza Kennedy, immaginato dall'amministrazione Festa per il 15 dicembre.
Il quadro, evidentemente, si complica. Mentre il tempo scorre e l'esecutivo di Piazza del Popolo si è impegnato a liberare l'area di Piazza Macello entro metà mese, per piazzarvi il mercatino di Natale. È stata la società regionale dei trasporti ad informare con una nota Palazzo Caracciolo sulla convocazione in Regione, chiedendo un differimento dell'appuntamento istituzionale. Il manager De Sio, però, è stato convocato per domani pomeriggio alle 17, dalla commissione Attività Produttive di Palazzo di Città.

Nel frattempo, il capogruppo di «La Svolta», Dino Preziosi, va all'attacco del sindaco Festa, ma anche del presidente della Provincia, Domenico Biancardi, e dà man forte all'Air, che si è mostrata da subito contraria alla delocalizzazione provvisoria. Per Preziosi «Né Festa, né Biancardi hanno le idee chiare». «Per contratto - ricorda - entrambi sono responsabili dei servizi, il primo delle corse cittadine, il secondo di quelle extra-urbane. Dunque, hanno il dovere di individuare aree zonizzate per il trasferimento. All'Air dice Preziosi consiglio di non spostarsi fino a quando il Comune non attrezzerà il terminal idoneo al trasferimento. Il punto è che questa amministrazione non ha alcuna strategia chiara per la mobilità cittadina». Affermazioni, quelle del consigliere di minoranza, giunte mentre ieri passava al setaccio i primi 5 mesi di amministrazione. «Dalla città Smart ha sintetizzato siamo all'enjoy city, a totale discapito dei servizi. Legambiente ci colloca ai vertici delle classifiche per gli eco-reati. Intanto, il Comune sperpera il ristoro ambientale da 1 milione ricevuto da IrpiniAmbiente per la presenza dello Stir». Preziosi stigmatizza la destinazione di 95.000 euro di quei fondi sul programma natalizio: «Anziché ipotizzare un progetto di recupero ambientale per Borgo Ferrovia, e per l'intera città, o addirittura per far pagare meno i cittadini sulla Tari, ecco la variazione di bilancio le feste. Soldi rincara che dovrebbero essere vincolati».

Ancora, sull'asse mobilità-ambiente, Dino Preziosi lamenta l'assenza di certezze sull'entrata in funzione della Metropolitana leggera: «Ho chiesto da mesi un Consiglio monotematico sulla questione, e non è stato ancora calendarizzato. Stessa cosa per una seduta sul tunnel, dove abbiamo mille verità». Il j'accuse qui si estende al presidente del Consiglio comunale, Ugo Maggio. E nel calderone rientra la convocazione della commissione di scopo che dovrà sintetizzare il codice etico e il protocollo di legalità per ridurre il rischio di infiltrazioni negli appalti pubblici. «Abbiamo approvato la delibera un mese fa lamenta Preziosi Perché l'organismo non viene riunito?».
Dulcis in fundo, la grande questione economica. Preziosi ricorda le parole dell'assessore al Bilancio, Vincenzo Cuzzola, che il 25 novembre aveva annunciato che il decreto per l'erogazione dei primi 8 milioni di euro spettanti all'ente per il Predissesto era stato registrato alla Corte dei Conti. Ma avanza seri dubbi sulla possibilità che queste somme arrivino a stretto giro. Poi si concentra sull'esternalizzazione del servizio tributi, per il momento affidato ad «Assoservizi»: «Della gara pubblica annunciata dal sindaco Festa lamenta non c'è traccia. Nel frattempo l'ente si è fatto espropriare di tutte le sue funzioni da un società esterna. Siamo pronti portare le carte alla magistratura».
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