Un tris di consulenti per Festa:
«Siamo già pronti a governare»

Un tris di consulenti per Festa: «Siamo già pronti a governare»
di Luigi Basile
Domenica 2 Giugno 2019, 14:00
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Il candidato sindaco della coalizione civica, Gianluca Festa, ieri mattina, ha presentato i tre esperti che, in caso di elezione, lo affiancheranno a titolo gratuito nella definizione delle linee strategiche dell'amministrazione comunale.

Si tratta di Fabio Amatucci, Carmela Fedele e Giulio Baffi. Ad Amatucci, irpino, docente alla Sda Bocconi School of Management e professore associato di Economia delle aziende e delle Amministrazioni pubbliche all'Università del Sannio, sarà affidata la gestione e la valorizzazione del patrimonio comunale.

A Fedele, architetto che da oltre trent'anni elabora progetti di recupero e riutilizzo di strutture pubbliche (tra queste l'Albergo dei poveri e l'Ospedale militare a Napoli), si occuperà invece della Rigenerazione urbana del centro storico e delle iniziative di resilienza urbana, previste per le periferie della città.

A Giulio Baffi, presidente dell'Accademia delle Belle Arti di Napoli, membro del consiglio di amministrazione della fondazione Eduardo de Filippo ed autore di numerosi saggi, sarà affidata la supervisione della programmazione culturale dell'ente di Piazza del Popolo.
 
«Stiamo già immaginando ha affermato Gianluca Festa quello che faremo dal 10 giugno, quando, grazie al sostegno dei cittadini, ci insedieremo al Comune. Con il contributo di questi tre esperti di assoluto valore, potremo dare maggiore slancio all'azione di governo. Tra i nostri obiettivi prioritari c'è la valorizzazione e la messa a reddito, attraverso finanziamenti pubblici ed investimenti privati, delle strutture di proprietà dell'ente. Il primo passo in questo settore sarà sicuramente la costituzione della fondazione di partecipazione, con la collaborazione delle associazioni».

Altro capitolo del programma è la riqualificazione e rigenerazione urbana: «Intendo cancellare i buchi neri ed i segni del terremoto, che dopo 39 anni dal sisma sono ancora incredibilmente ancora presenti in città. Ma è necessario anche intervenire sul rilancio delle periferie con interventi mirati, che puntino sulla vivibilità quotidiana e sulla fruibilità degli spazi pubblici». Sul fronte della programmazione culturale non mancano obiettivi ambiziosi: «Vogliamo far diventare Avellino un riferimento della cultura in Campania e nell'intero Mezzogiorno, partendo dalle eccellenze del territorio e dalle testimonianze delle nostra storia».

Festa ha poi parlato del suo progetto politico ed amministrativo, senza risparmiare qualche stoccata nei confronti dello schieramento avversario: «Noi rappresentiamo la parte di Avellino lontana dal potere, che ha preferito non fare la fila nelle segreterie politiche per cercare lavoro. Con noi ci sono le persone che, con sacrificio, hanno fatto da soli le proprie scelte esistenziali. Dall'altra parte, invece, ci sono i De Luca ed i D'Amelio, che hanno fatto danni negli enti pubblici. Un mondo che spazzeremo via. Con noi vince Avellino».

Non è mancata una replica a Cipriano, che lo ha accusato di aver copiato il suo programma elettorale: «Mi sembra di essere tornato alle scuole elementari. Comprendo però il nervosismo del mio competitore, che evidentemente si sta rendendo conto di aver già perso le elezioni. Dovunque andiamo stiamo raccogliendo grandi entusiasmi. Dall'altra parte, sta per crollare l'impero che c'è attorno al candidato. Per quel che ci riguarda, andremo avanti per la nostra strada».

Intanto, Francesco Todisco, delegato alle Aree Interne del governatore Vincenzo De Luca, ha espresso pubblicamente il proprio sostegno a Festa: «Voterò per Gianluca Festa. Voterò per un candidato che appare per ciò che è piuttosto che per un candidato che vuole apparire ciò che non è. Cipriano non è un rinnovatore né tanto meno un moralizzatore della vita pubblica avellinese. Ha scelto, facendo il giochino dello scarica barile con il gruppo dirigente provinciale del Pd, di svuotare la lista del Pd per appaltarla al peggio del peggio che questa città possa offrire».

Ed ancora: «L'individuazione di indiscusse personalità, quali Giulio Baffi, Fabio Amatucci e Carmela Fedele, sono un segnale nella ripresa di un confronto civile per un pensiero di Avellino. Sta a Festa non abbandonare mai il filo che tiene insieme i sentimenti popolari della città con la capacità di costruire con autorevolezza, trasparenza, competenza scelte che riassegnino ad Avellino una funzione di guida dei territori interni della Campania».
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