Avellino, vandali in piazza Libertà
e Festa tuona: raid intollerabile

Avellino, vandali in piazza Libertà e Festa tuona: raid intollerabile
di Flavio Coppola
Lunedì 21 Marzo 2022, 07:29 - Ultimo agg. 19:38
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Avellino è in ostaggio dei vandali. E stavolta è il sindaco Festa a chiedere aiuto ai cittadini: «Abbiamo toccato il fondo. - dice la fascia tricolore - Dai bagni pubblici ai muri dell'ex Eliseo, non possiamo più restare fermi a guardare. Dobbiamo ribellarci. Aiutateci a denunciare. Servono atteggiamenti e provvedimenti esemplari. E ci saranno». Domenica amara per il sindaco, che nel primo pomeriggio mostra sul web il risultato di un sopralluogo svolto di mattina nei bagni pubblici di Piazza Libertà. La principale agorà cittadina, è di nuovo il teatro di una devastazione tanto grave quanto incontrollata. Dopo le svastiche, gli alieni e i graffiti osceni sulla bianca pavimentazione, i bagni pubblici sotterranei sono stati letteralmente distrutti. Un attacco alla città che si aggiunge alle decine di assalti all'Eliseo, alle scritte no vax per il Corso e sulla chiesa del «Rosario», al furto negli spogliatoi del Campo Coni appena realizzati, ai rifiuti scaraventati nelle rovine del parco archeologico del Seminario, e agli scempi degli abusivi che tagliano alberi nel parco del «Fenestrelle». Stavolta, però, è il sindaco a filmare la devastazione. Festa mostra immagini raccapriccianti: i solai sono stati distrutti in più punti, con i pannelli staccati dalle loro sedi e divelti a formare grandi voragini nere nel tetto. Tutte le pareti sono ricoperte di scarabocchi. Sul muro bianco ecco sfregi di colore rosso, nero, verde. Simboli sessuali, bestemmie, frasi insensate. Nemmeno le finestre vengono risparmiate.

E lo stesso accade sulle porte che dividono i corridoi dai servizi igienici. Ci sono danni per migliaia di euro. E' chiaramente il frutto di un raid condotto da più persone, che hanno approfittato dell'assenza di controlli ed hanno operato indisturbate.

E di cui al momento non c'è traccia. Festa si mostra esasperato: «Ecco quello che è stato compiuto da qualche teppistello locale. Atti vandalici ai danni dei bagni pubblici per l'ennesima volta. Incivili, delinquenti, guardate come hanno ridotto il tetto e le pareti. E' una cosa intollerabile, soprattutto nei confronti delle tante persone perbene e civili della no-stra città, un atto inqualificabile e imbarazzante». Ed ecco l'appello alla parte sana di Avellino. «Dobbiamo ribellarci. Ci saranno provvedimenti assicura e chiedo a tutti di darci una mano affinché ciò non accada mai più». Il sindaco chiede, dunque, a chi sa di aiutare l'amministrazione a stanare i colpevoli. E sono parole assolutamente condivisibili, ma che stridono altrettanto clamorosamente con l'atteggiamento finora avuto proprio dal Comune. Al di là delle parole, l'ente non è mai andato fino in fondo. Nessuno ha mai pagato. Lo stesso Festa aveva annunciato provvedimenti di natura penale conto gli autori di uno dei tanti raid all'ex Gil. E non è mai accaduto. Altre volte, per esempio a Piazza Libertà, ci si era affidati sempre senza successo alle telecamere della videosorveglianza. Ma l'occhio del grande fratello di Avellino, affidato alla gestione del comando della polizia municipale, si è sempre mostrato, per dirla all'avellinese, foderato di prosciutto. Del resto, le telecamere all'interno dei servizi igienici non possono essere installate. E i vigili stanno verificando anche questa volta le riprese esterne.

Nel frattempo, a pagare sarà il Comune, se e quando troverà i soldi. O la città, che si terrà l'ennesimo sfregio chissà per quanto tempo. Il sindaco ne è consapevole: «Così i delinquenti stanno rovinando le nostre strutture. mastica amaro - E' vero, la macchina amministrativa paga dazio rispetto alla mancanza di fondi ed accumula ritardi rispetto a alcuni interventi da effettuare. Ma ora serviranno altri soldi. Spenderemo altri fondi comunali per la sistemazione degli ambienti. E non possiamo più permettercelo».

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