Avellino vota il pre-dissesto,
Festa: «Così il Comune riparte»

Avellino vota il pre-dissesto, Festa: «Così il Comune riparte»
Mercoledì 21 Agosto 2019, 12:00
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È il giorno del pre-dissesto. Il Consiglio comunale di Avellino è chiamato ad assumere, improrogabilmente, una decisione che condizionerà la vita della città per i prossimi 10 anni. Altrimenti, sarà immediatamente default.

Questo pomeriggio, a partire dalle 15, l'assise cittadina dovrà infatti approvare il piano di riequilibrio redatto dalla triade commissariale e approvato in giunta dall'esecutivo Festa, nella sua prima riunione ufficiale, per inviarlo entro il termine perentorio del 23 agosto alla Corte dei Conti e al Ministero dell'Interno. Approvandolo, il Comune accederà ad un fondo di rotazione da 16 milioni di euro, che poi dovrà restituire nei 10 anni.
 
Questo importo, sommato ai 44 milioni della massa passiva dell'ente, porta il conto complessivo a 60 milioni. Per recuperare queste risorse, il piano prevede maggiori entrare dai tributi (14 milioni), dalla lotta all'evasione fiscale (5), dall'alienazione del patrimonio comunale (8), e risparmi per 27 milioni dal personale e da una serrata spending review interna. In questo modo, mentre la massa passiva si estinguerebbe in 7 anni, nell'arco dei 10, il Comune incamererebbe 70 milioni, cioè 10 in più del totale da ripianare.

Ma il documento, che approda in aula insieme alla pratica sugli assestamenti di Bilancio (è già arrivata la diffida dalla Prefettura), verrà discusso in un aula consiliare contrassegnata in negativo da una vera e propria guerra senza esclusione di colpi tra maggioranza ed opposizione. Dunque, toccherà quasi certamente ai gruppi consiliari della coalizione civica del sindaco, Gianluca Festa, dare il via libera ad entrambe le delibere.

Sul punto, il primo cittadino si dice assolutamente fiducioso: «Non solo ho una maggioranza forte e coesa, ma ho una grandissima squadra che condivide con me, convintamente, tutto il percorso pianificato per il rilancio della città. Sicuramente - dice il sindaco - approveremo i due strumenti finanziari senza problemi, tanto per il riequilibrio quanto per il piano di rientro». Festa ritiene che i prossimi non saranno anni lacrime e sangue, ed anzi rilancia l'impegno per una serrata e attenta attività amministrativa: «Approvate le delibere, cominceremo più operativamente ad amministrare la città. Questo è un bel periodo di festa, caratterizzato dal Ferragosto, ma tutto ciò non ci fa distrarre dalle vicende amministrative per cui ci impegniamo quotidianamente ogni mattina».

Nessun salvagente, salvo colpi di scena, arriverà dalle minoranze. Mentre il consigliere pentastellato Luigi Urciuoli, rimasto in un limbo politico (ieri il suo collega di gruppo Ferdinando Picariello lo ha attaccato, chiedendogli di mettersi d'accordo con se stesso), potrebbe essere l'unico esponente non iscritto nella maggioranza a votare a favore, tutti gli altri gruppi di opposizione dovrebbero dire no. Al netto delle defezioni. Dovrebbero mancare il capogruppo delle minoranze, Luca Cipriano, e l'altra consigliera di «MaiPiù», Marietta Giordano.

Secondo rumors da verificare, caso più unico che raro trattandosi di questioni finanziarie, potrebbe risultare assente anche il capogruppo di «La Svolta», Dino Preziosi. Non ha dubbi, invece, il capogruppo del Pd, Ettore Iacovacci. «Voteremo contro il piano di riequilibrio, perché ci sono alcune incongruenze nel parere dei revisori che, per noi, lo mettono in discussione». Pur rilasciando parere favorevole, infatti, i revisori contabili hanno sottolineato che mancano le valutazioni sui beni patrimoniali da dismettere e che, per ottenere le maggiori entrare dai tributi, bisogna prima riformare il settore. Per Iacovacci, «il loro parere favorevole è condizionato pesantemente da quei rilievi. Se l'amministrazione non mette a posto le cose non riuscirà a realizzarlo».

Simile il punto di vista del capogruppo di «Laboratorio Avellino», Nicola Giordano, che però sospende il giudizio: «Non avendo potuto avere alcun approfondimento nella commissione, aspettiamo quello che ci dirà la maggioranza in Consiglio comunale. Spero che siano capaci di spiegarci bene come affronteranno quei rilievi. Una pratica così importante merita parole di verità e chiarezza da parte del sindaco. Ci dica come si potrà riallineare realmente la situazione finanziaria della città».
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