Una voragine nei conti del Comune, tanto vasta quanto nascosta, che rischia di travolgere l'amministrazione e getta una seria ipoteca sulle politiche dei prossimi anni.
L' operazione verità sul Bilancio 2017 annunciata dai Cinque Stelle parte dalla scoperta che l'assessore in pectore alle Finanze, Gianluca Forgione, comunica alla città al fianco del sindaco, Vincenzo Ciampi: il rendiconto non è in equilibrio. Al suo interno, è presente un buco da almeno 10 milioni di euro, che fa schizzare il dato del disavanzo intorno ai 30 milioni. Va coperto e in fretta, anche perché rischia di riproporsi nelle annualità 2018-2019-2020. La batosta morosa sulle finanze già disastrate di Piazza del Popolo è il più grave dei rilievi mossi dal Ministero delle Finanze, prima, e dai revisori dei conti, poi. Non a caso, prima che Forgione entri nel merito, il sindaco Ciampi esprime la sua condanna sull'amministrazione di Paolo Foti, che ha predisposto il documento e l'ha approvato solo in giunta: «Oggi siamo in grado di dire alcune verità: la prima è che l' amministrazione di Foti e del Pd è stata molto, molto irresponsabile verso Avellino. Noi vogliamo governare e risolvere i problemi assicura ma non copriremo alcuna magagna o irregolarità di chi ci ha preceduto».
La strategia dell'amministrazione, che ha ottenuto dalla Prefettura la disponibilità temporale necessaria per provarci, si baserà sullo studio delle tre strade disponibili. Un piano di rientro da 3 anni, un altro da 4 a 20, o il dissesto. La scelta finale, da formalizzare nei prossimi giorni, avverrà dopo un'ulteriore fase di studio. Ma l'opzione preferita è il piano di rientro.
Nel frattempo, le rivelazioni dell'assessore designato Forgione sono a tratti sconcertanti. «Partiamo dalle passività: 60 milioni di indebitamento, più 13,9 per la richiesta di un'anticipazione di cassa della precedente amministrazione, più un disavanzo da riaccertamento di 19 milioni, più 8,6 milioni di debiti fuori bilancio nel Consuntivo 2017: il totale è 102 milioni». comincia Ma questo dato, sebbene drammatico, si conosceva. La nuova tegola riguarda «i fondi di accantonamento nel Consuntivo 2017, cioè il fondo svalutazione e il fondo crediti di dubbia esigibilità». In pratica, vista l'entrata in vigore del sistema della contabilità armonizzata nel 2015, l'ente spiega l'assessore designato - «avrebbe dovuto accantonare nel fondo crediti di dubbia esigibilità le voci relative alla tassa dei rifiuti ed a quella dell'Imu». Non l'ha fatto e si è determinato il buco: «Solo per i rifiuti dice Forgione la somma supera i 10 milioni di euro. In questo modo, il Bilancio non è in equilibrio, e il disavanzo complessivo dell'ente, al 31 dicembre, passa da 19 ad almeno 29 milioni. Notevolmente superiore a quello indicato nel Consuntivo».
Ancora in fase di quantificazione il dato relativo all'Imu, che «andava accantonato a sua volta» e farà lievitare il conto. L'ulteriore conseguenza di un errore tanto macroscopico, sul quale né Forgione, né Ciampi se la sentono di parlare di falso, è che «il Comune continua l'assessore - ha speso di più di quello che poteva». «Il problema va affrontato anche perché si replicherebbe nei bilanci del prossimo triennio. Quindi il disavanzo deve essere obbligatoriamente coperto». prosegue - Come? L'obiettivo, dal punto di vista tecnico, è «un piano di rientro, se i conti lo consentiranno».
Dal punto di vista politico, invece, Forgione annuncia «una relazione della giunta, di accompagnamento al nuovo Consuntivo». «A differenza della precedente, sarebbe chiara e leggibile. Soprattutto, consentirebbe ai cittadini di comprendere la situazione. Poi avverte i consiglieri si comporterebbero in aula come meglio riterrebbero». Nel frattempo, per il 2017, il Comune ha 60 milioni di crediti da riscuotere e 40 di debiti da pagare. Più una disponibilità di cassa di circa 2 milioni. Da sanare, però, ci sono anche gli altri rilievi: l'assenza di un fondo rischi per le spese legali, la mancata riconciliazione tra debiti e crediti delle partecipate, lo status di ente strutturalmente deficitario, l'assenza di cronoprogrammi di spesa sugli investimenti e di un inventario sul patrimonio: «Abbiamo chiesto agli uffici ulteriori relazioni su ogni aspetto». chiosa Forgione Ma la sensazione è che l'impresa sia titanica.
Bilancio Avellino, Ciampi attacca:
«Buco da dieci milioni di euro»
di Flavio Coppola
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Mercoledì 25 Luglio 2018, 11:08
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