Blitz dell'Alto Calore nelle case Iacp
contro i furbetti del contatore

Blitz dell'Alto Calore nelle case Iacp contro i furbetti del contatore
di Alessandro Calabrese
Sabato 9 Febbraio 2019, 11:30
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Quattrograna Ovest, Valle e Contrada Alvanite. I primi furbetti del contatore l'Alto Calore li ha scovati nelle case popolari dei due estesi quartieri di Avellino e nel rione periferico di Atripalda, dove sono decine e decine i casi in cui le abitazioni sono allacciate abusivamente alla rete idrica.

Una sacca di illegalità diffusa che l'avvio del piano straordinario di letture e controlli ha subito portato alla luce. Naturalmente, siamo solo all'inizio. L'operazione è partita da pochi giorni e riguarderà tutte le oltre 214mila utenze nell'ambito del distretto Irpinia-Sannio. Ma intanto gli accertamenti effettuati hanno già dato importanti riscontri che saranno anche oggetto di approfondimenti da parte dei tecnici dell'azienda di corso Europa. Del resto, l'individuazione dei flessibili che bypassano i misuratori è soltanto una delle anomalie che i letturisti stanno cominciando a segnalare. Altre tipologie di irregolarità nelle quali la task force composta da 39 dipendenti e coordinata dal responsabile Consiglio Bagno si è imbattuta in questi giorni sono il malfunzionamento degli apparecchi, i sigilli rimossi, i contratti mai registrati e i consumi non dichiarati. Una serie di illeciti che accanto agli operatori dell'Alto Calore vedranno in campo anche le forze dell'ordine.
 
Di questo, infatti, si è discusso nella prima parte del Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica svoltosi ieri in Prefettura e a cui hanno partecipato l'amministratore unico di Alto Calore, Michelangelo Ciarcia, e lo stesso Bagno. Una convocazione che segue la lettera inviata alla fine di gennaio per annunciare l'avvio del piano straordinario di letture e controlli ai prefetti, i questori e i comandanti provinciali dei carabinieri di Avellino e Benevento, oltre che ai sindaci dei comuni soci dell'ex consorzio. «Ho spiegato al prefetto Tirone riferisce Ciarcia che abbiamo messo in piedi questa task force per sopperire alla mancanza di letturisti, molti diventati agenti tecnici e altri andati in pensione. Una carenza che ha lasciato da diverso tempo migliaia di utenze in tutti i comuni serviti senza una lettura reale e, quindi, ci ha visto costretti a calcolare gli importi delle bollette sui consumi presunti, stimati in base a quelli storici. Oltre a questa necessità, poi, siamo stati mossi dall'esigenza di registrare un dato certo da comunicare all'Eic e che sarà uno degli elementi fondamentali per la verifica del computo della tariffa idrica».

La riunione a Palazzo di Governo, però, è servita soprattutto a delineare quei profili di sicurezza indispensabili in una campagna di controlli come questa presso le abitazioni di tante famiglie. «Per 6 mesi continua il manager dell'Alto Calore effettueremo questi accertamenti. Sul territorio ci saranno persone note, volti familiari della nostra società che in passato hanno già incontrato molti utenti e che saranno identificati da un tesserino di riconoscimento. L'elenco dei nominativi del personale impegnato, le foto dei documenti, la descrizione di come saranno vestiti e gli orari del servizio saranno comunicati a Prefettura, Carabinieri, sindaci e Comandi di Polizia Municipale». Il passaggio istituzionale permetterà agli addetti di operare con maggiore serenità, in quanto vigili urbani e carabinieri, nelle situazioni giudicate più a rischio, saranno presenti nel corso delle ispezioni ed eviteranno problemi.

In particolare, il comandante provinciale dell'Arma, il colonnello Massimo Cagnazzo, ha dato piena disponibilità a collaborare. L'obiettivo è anche quello di vigilare su possibili intrusioni di malintenzionati che potrebbero presentarsi alle famiglie proprio con la scusa di essere dell'Acs. Ma su questa eventualità, Ciarcia ribadisce che nulla è dovuto agli operatori dell'Alto Calore, in quanto i pagamenti dei bollettini possono avvenire solo alla posta o in banca. «Spero che quanti non sono in regola conclude Ciarcia si autodenuncino. Per chi è in reali condizioni di difficoltà concorderemo piani di rateizzazione del debito. Non vogliamo penalizzare nessuno, solo fare gli interessi della partecipata e di tutti gli utenti corretti».
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