Botte e maltrattamenti all'asilo,
i genitori di Solofra: «Noi parte civile»

Botte e maltrattamenti all'asilo, i genitori di Solofra: «Noi parte civile»
di Antonella Palma
Martedì 11 Giugno 2019, 12:00
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SOLOFRA - I difensori degli insegnanti che sono indagati per i maltrattamenti ai bambini, hanno proposto il Riesame per tutti i loro assistiti.

E ieri sono continuati gli interrogatori, una delle mamme che aveva avanzato denuncia, è stata ascoltata dai carabinieri.

Intanto l'avvocato delle famiglie, Raffaele Tecce, che ha ricevuto formale incarico, ha avuto l'incontro come richiesto con il magistrato che sta seguendo l'inchiesta. Un incontro interlocutorio con il Pm Luigi Iglio del legale che rappresenta i genitori dei bambini dell'asilo degli orrori. Un incontro in cui tuttavia il magistrato ha mostrato disponibilità a proseguire nell'approfondimento della vicenda, in sostanza a non fermarsi. Anzi ha sollecitato le mamme a fornire ogni elemento utile a chi indaga.

Al Riesame ci sarà un momento clou dell'intera vicenda sul piano procedurale, tuttavia altri interrogatori e approfondimenti, come quelli che anche ieri i carabinieri di Solofra hanno svolto, puntualizzeranno i lati oscuri della vicenda.
 
Giovedì riunione con tutte le famiglie e il legale per fare il punto della situazione.È ovvio che nella fase processuale, quando sarà il momento, l'orientamento generale è quello di andare alla costituzione come parte civile.

Il comitato delle mamme anche attraverso una chat whatsapp mantiene collegati tutti.

Presidente del comitato Verità per i nostri bambini è Francesco Filodemo. Inoltre il comitato si compone anche di figure esperte in vari settori rispetto al caso. Per la tutela dei bambini le famiglie del comitato hanno nominato l'avvocato Raffaele Tecce. L'avvocato è stato incaricato di interfacciarsi con l'Autorità giudiziaria per ottenere informazioni e visionare il video.

Compone il comitato a difesa dei bambini anche la psicologa, Vittoria Giliberti. A supporto come componente del comitato anche il legale Luca Terrazzano. Intanto la scuola materna prosegue con le ultime settimane le attività didattiche.

Il gruppo consiliare Prima Solofra diffonde una nota sul social: «Lasciate fare il proprio lavoro agli inquirenti -affermano i consiglieri- abbiate fiducia. Non prendiamo decisioni sulla scorta della emotività, rischiando di creare, nostro malgrado traumi maggiori. Le telecamere aiutano a rasserenarci? Bene installiamole dagli asili nido, come abbiamo chiesto.

Nella vicenda sono i docenti Gerardo De Piano, 56 anni, di Solofra, che è accusato anche di molestie, Vincenza Palazzo, di Cava de' Tirreni di 46 anni, Maria Laura Lieto di Santa Paolina in provincia di Avellino, di 63 anni, con loro, sottoposta a interdizione dall'insegnamento, Mariarosaria Guerra di 55 anni residente a Salerno.

Intanto presso la scuola materna di via Fratta ieri mattina i piccoli hanno ricevuto il diplomino così come era stato programmato nell'appuntamento. I piccoli vanno a scuola regolarmente tra chi ha deciso di mandarlo e chi invece ha deciso di finire prima i giorni scolastici.

Un regime di vita intollerabilmente vessatorio», spiegava il magistrato Fabrizio Ciccone, nel firmare le ordinanze di custodia cautelare per i tre docenti della scuola materna di via Fratta, e l'interdizione dal lavoro per una quarta insegnante. Faceva riferimento al clima in cui erano immersi i bimbi. Un clima drammatico «Così da cagionare loro sofferenze psichiche e psicologiche». La descrizione dell'asilo degli orrori nelle parole del magistrato lascia senza fiato. «Percuotevano in più occasioni gli alunni».
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