Buonopane-D'Agostino sfida all'ultimo «punto» per guidare la Provincia irpina

Buonopane-D'Agostino sfida all'ultimo «punto» per guidare la Provincia irpina
di Livio Coppola
Sabato 18 Dicembre 2021, 08:39
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Sarà una lunga giornata di passione, quella odierna, per i 1412 amministratori irpini, tra sindaci e consiglieri, chiamati ad eleggere il nuovo presidente della Provincia e i 12 membri del parlamentino. Va in scena, dalle 8 alle 20, in quel di Palazzo Caracciolo, l'ormai famigerata elezione di secondo livello che estromette i cittadini, in favore dei loro rappresentanti nei comuni, dalla scelta del vertice di un ente che, al di là del maldestro tentativo di eliminazione perpetrato dal governo Renzi nel 2016 (riforma bocciata dal referendum), mantiene ancora oggi, nonostante il depotenziamento comunque scaturito dalla legge Delrio, funzioni a dir poco decisive per la vita quotidiana: dall'edilizia scolastica alla manutenzione stradale, passando per i trasporti e, ultime novità, la promozione turistica e i progetti legati al Pnrr.

Dunque il voto non è popolare, ma nemmeno irrilevante. Anzi, l'interesse politico è alto, e le tensioni tra i partiti delle ultime settimane ne sono chiara testimonianza. A concorrere per lo scranno della presidenza della Provincia sono in due: il sindaco di Montella Rino Buonopane e il primo cittadino di Montefalcione Angelo Antonio D'Agostino.

Dietro le due candidature si ergono faldoni di carteggi tra schieramenti un tempo amici ed ora finiti per contrapporsi in un match senza esclusioni di colpi. Buonopane è esponente del Partito Democratico, vicino al consigliere regionale Maurizio Petracca, ma soprattutto legato a Fulvio Bonavitacola, vice del governatore Vincenzo De Luca in Regione e originario proprio del centro altirpino amministrato dall'aspirante presidente. Con lui, almeno sulla carta, c'è tutto il Pd: petracchiani, naturalmente, e poi deluchiani (nel senso dell'ex senatore Enzo), dameliani, santanielliani e finanche petittiani. Infatti, dopo le incomprensioni legate a congresso e rapporti all'interno del Comune di Avellino, anche il consigliere regionale Livio Petitto, insieme al deputato Umberto Del Basso De Caro, ha confermato il sostegno a Buonopane, che dovrebbe poi contare sugli amministratori vicini ai mastelliani di Noi di Centro, sulla Sinistra di SiPuò e sulla compagine contiana che vede in prima linea il M5s, nonostante il suo candidato consigliere (Nando Picariello) sia rimasto fuori dalla sua lista per il mancato rispetto delle quote rosa.

Per quanto riguarda D'Agostino, l'imprenditore e patron dell'Avellino calcio, da poco fascia tricolore nella sua Montefalcione, è in campo contro Buonopane dopo aver condiviso per poche ore proprio la candidatura del rivale, peraltro un tempo suo dirigente in Scelta Civica. Poi, lo strappo con il Pd decretato dal consigliere regionale di Italia Viva Enzo Alaia ha portato ad un'alleanza tra i renziani e il sindaco di Avellino Gianluca Festa, che per assicurare il contributo pesante dei suoi consiglieri comunali (il voto è ponderato per fasce demografiche) ha preteso e ottenuto l'investitura a candidato presidente proprio di D'Agostino, suo alleato nel capoluogo al pari di Petitto, che invece resta nella compagine dem con la garanzia di non dover mettere in discussione, anche dopo il voto, la tenuta delle maggioranza del capoluogo. A completare poi la squadra dagostiniana ci sono esponenti di Psi, Azione, Popolari e Moderati.

Bella sfida insomma, dai numeri assai ballerini. E dalle regole (sempre la Delrio) alquanto bislacche. Se infatti, da un lato, Buonopane e D'Agostino si giocheranno la presidenza cercando di ottenere l'uno più punti dell'altro (il voto di ogni consigliere di Avellino ne vale 386, quello degli amministratori dei centri con meno di 3mila abitanti solo 34, poi ci sono tre fasce intermedie), in parallelo ci sarà la corsa al consiglio provinciale, con liste politicamente vicine ma non direttamente collegate ai due aspiranti al massimo scranno. Il voto disgiunto è praticamente legittimato in partenza. Nello specifico, a giocarsi i 12 posti da consigliere provinciale ci sono cinque compagini: Partito Democratico, Laboratorio Irpinia e Irpinia Protagonista nell'alveo di Buonopane; Proposta Civica per l'Irpinia e Davvero Avellino a supporto ideale di D'Agostino. A sostegno di quest'ultimo c'è anche il presidente uscente Domenico Biancardi, stavolta nelle vesti di aspirante consigliere. Molti suoi delegati degli ultimi 4 anni (Rosanna Repole, Luigi D'Angelis, Caterina Lengua), sono invece nella lista Pd al fianco di Buonopane. Tutti, dem e renziani che siano, si propongono, ad eventuale successo ottenuto, di collaborare felicemente con la Regione deluchiana. Nella speranza che la collaborazione non si traduca, come spesso accaduto, in passiva acquiescenza. In ogni caso i vincitori della contesa si conosceranno solo domenica mattina, quando ci sarà lo spoglio. Oggi ci sarà spazio solo per la battaglia delle urne, con la caccia aperta all'ultimo punto utile.
 

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