«Campo Genova, ora basta
con gli escamotage di Festa»

«Campo Genova, ora basta con gli escamotage di Festa»
di Flavio Coppola
Domenica 17 Gennaio 2021, 12:02
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Si riaccende lo scontro politico su Campo Genova. Ad innescare l'ennesima bufera è la relazione che il Comune ha richiesto alla società privata «Sgi Ingegneria» di Ferrara, per confutare gli esiti dell'indagine preliminare al termine della quale l'Arpac aveva prescritto il piano di caratterizzazione per quella che il sindaco Festa voleva trasformare nella nuova area mercatale della città. La relazione di parte nega la necessità di effettuare la caratterizzazione e ribalta gli esiti dell'Arpac, valutando i risultati delle analisi su acque e suoli già condotti in contraddittorio tra giugno e settembre, alla luce di una classificazione urbanistica di Campo Genova diversa da quella contenuta nel Puc vigente: non area residenziale ma commerciale. In linea con l'ordinanza che il sindaco Festa aveva firmato l'anno scorso, e che è scaduta il 31 dicembre, proprio per portare il mercato al Campo Genova. E con un «Pua» non ancora approvato in aula. Circostanza, questa, confermata anche dal presidente della commissione Urbanistica, Gianluca Gaeta: «La discussione presto arriverà in aula. dice Ma la relazione del Comune non è certo un atto che serve a stravolgere le regole. Anzi. I tecnici che l'hanno realizzata sanno cosa dicono e noi dobbiamo risolvere il problema. Perché ricorda il capogruppo di «Ora Avellino» - il tempo passa e la gente deve lavorare». Per le opposizioni, però, l'operazione promossa dal settore Ambiente del Comune innesca l'ennesimo casus belli ai danni del mercato e della città: «Avrebbero dovuto approvare prima una variante in Consiglio per cambiare la destinazione di Campo Genova. ricorda il consigliere pentastellato, Ferdinando Picariello, già esponente della commissione Urbanistica Anche perché in quell'area esistono diritti edificatori dei privati». Ma non solo: «Festa sentenzia - ancora una volta, dimostra di non conoscere il giusto modus operandi o di voler forzare le norme, come se avesse poteri straordinari. I risultati di parte, invece, non sono fondati, perché poggiano su una destinazione mai cambiata, e non basta l'intenzione di farlo». Picariello, insomma, non ha dubbi: «E' chiaramente un cavillo per giustificare un operato illegittimo da tutti i punti di vista. Così Festa mette per l'ennesima volta la pietra tombale sul mercato».

Il capogruppo di «La Svolta», Dino Preziosi, aveva presentato sul caso del mercato l'esposto in Procura ripreso dagli ambulanti sulle condizioni ambientali di Campo Genova.

Ed è durissimo: «Con tutto il rispetto, non basta una relazione di parte, redatta sulle indicazioni del Comune, per sovvertire quanto deciso dall'Arpac. Quell'area non ha una destinazione commerciale e l'ordinanza di Festa, che era temporanea, non cambia nulla: per variare il Puc serve una delibera di Consiglio comunale». Per Preziosi, «l'amministrazione prova a sottrarsi ai suoi doveri». «Arpac è un ente terzo. continua Di cosa stiamo parlando? E' evidente che Festa non vuole adempiere alla caratterizzazione. Ma le analisi sono già state effettuate anche da un suo laboratorio di parte. Quanti ne vogliamo chiamare ancora?». Altrettanto incisivo l'intervento del capogruppo di «MaiPiù», Luca Cipriano: «L'Arpac è un ente serio, affidabile e autorevole. La perizia di parte del Comune sembra, invece, solo voler rimescolare ad arte le acque. Si ignorano gli attuali vincoli urbanistici dell'area sottolinea - e si valutano parametri differenti. Smettiamola con escamotage burocratici. Un po' di serietà non guasterebbe, a questo punto». Per il consigliere di opposizione, «non sono comparabili le due relazioni, è evidente che riportano esiti differenti». Ma così «si perderà solo altro tempo». «Di questo passo riflette - il mercato ad Avellino non si farà più». Se la relazione verrà depositata al Tar e utilizzata per contestare formalmente, o addirittura legalmente, i risultati dell'Arpac, l'Agenzia regionale potrebbe controdedurre e opporsi. Lo scenario è molto verosimile. 

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