Caro bollette, i nuovi poveri di Avellino:
«Trenta nuovi posti letto dalla Caritas»

Caro bollette, i nuovi poveri di Avellino: «Trenta nuovi posti letto dalla Caritas»
di Riccardo Cannavale
Venerdì 7 Ottobre 2022, 07:00 - Ultimo agg. 8 Ottobre, 08:26
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Pochi servizi sociali, troppi nuovi poveri. Il vescovo di Avellino Arturo Aiello ha deciso di aprire un nuovo dormitorio con 30 posti letto nel convento delle suore Oblate nel centro storico di Avellino per far fronte alla crescente domanda di assistenza che la pandemia prima e la crisi economica poi hanno determinato. Sono gli stessi appartamenti attrezzati già utilizzati per le famiglie ucraine in fuga dalla guerra. Lo annuncia il vice direttore della Caritas diocesana di Avellino don Vitaliano Della Sala. «Ciò che oggi dovrebbe far riflettere è che se fino a qualche tempo fa, le situazioni di disagio erano circoscritte per lo più ai quartieri periferici, oggi il fenomeno è esteso a tutta la città», racconta don Vitaliano Della Sala. «Lo scenario che i volontari che bussano alle porte si trovano davanti sempre più spesso stride con l'immagine di povertà che siamo abituati a ricordare». Chi chiede aiuto oggi ha una casa ordinata, un'automobile, comodità che fino a poco fa riusciva a gestire. Ma adesso ha difficoltà a mettere un piatto a tavola, a pagare le utenze. 

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I nuovi poveri sono soprattutto persone in là con gli anni, che magari hanno perso il coniuge.

Dall'inizio dell'anno, spiegano alla Caritas di Avellino, la geografia delle povertà in città è completamente cambiata. Quel trend che si era avviato con la pandemia oggi corre ancora più forte. «E preoccupa per l'impreparazione delle istituzioni a gestire richieste che pervengono, ormai, da persone che si vedono costrette a fare i conti, per la prima volta, con difficoltà economiche», dice Della Sala. Se fino a due anni fa, i livelli e le zone della povertà erano ben noti, oggi il quadro è decisamente mutato. Circa 600 pacchi alimentari distribuiti due volte al mese, quasi 100 pasti caldi preparati ogni giorno per far fronte alla crescente domanda, i 25 posti letto dell'unico dormitorio che operava fino ad oggi non bastano più a soddisfare le richieste. «Ci sono tanti anziani avellinesi che non riescono più a stare soli racconta don Vitaliano -. Magari hanno i figli che vivono lontano e con la pensione non riescono a pagare più il fitto, le utenze». Eccoli gli invisibili che chiedono accoglienza ed aiuto alla Caritas. Per loro, il vescovo Aiello mette a disposizione un piano dell'Istituto delle Suore. Trenta posti letto, utili a dare una risposta. «Quando qualcuno bussa alla nostra porta assicura il vicedirettore della Caritas - apriamo sempre, perché non lasceremo mai nessuno fuori. Però così non può funzionare. Serve una maggiore collaborazione con le istituzioni». 

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