Cartelle esattoriali, la giunta dà l'ok alla «rottamazione»

Saranno stralciati i carichi iscritti a ruolo per un ammontare non superiore ai 1000 euro

La giunta
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di Rossella Fierro
Mercoledì 8 Febbraio 2023, 08:48
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Via libera allo stralcio delle vecchie cartelle esattoriali per debiti che non superano i mille euro. La giunta Festa aderisce alla sanatoria inserita in Manovra e che prevede una serie di misure di definizione agevolata e di «rottamazione» dei carichi iscritti a ruolo di ampia portata, comprendente quelli affidati agli agenti della riscossione dai Comuni fin dall'anno 2000.

Saranno stralciati i carichi iscritti a ruolo per un ammontare non superiore ai 1000 euro.

Si tratta di quelle cartelle affidate all'Agenzia delle entrate, quale ente di riscossione, dall'anno 2000 fino al 31 dicembre 2015. Un annullamento automatico che riguarda le somme dovute a titolo di interessi per ritardata iscrizione a ruolo, di sanzioni e di interessi di mora, al netto del capitale e delle somme maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione della cartella di pagamento che restano integralmente dovuti. Un provvedimento che la giunta ha deciso di adottare nell'ottica di alleggerire la pressione sui contribuenti in un momento di particolare difficoltà economica, agevolandoli a pagare i tributi locali e, dunque, di migliorare le performance dell'ente. Palazzo di Città ha deciso di stralciare, rispettivamente, le quote relative ad interessi e sanzioni per i carichi tributari, ed ai soli interessi per le multe. Importi spesso molto corposi anche in considerazione della vetustà delle cartelle che, però, si scontrano anche con le oggettive difficoltà di operare riscossioni coattive così remote nel tempo. Impossibile, per il momento, stimare l'ammontare dell'operazione. Dalle risultanze contabili dell'Agenzia delle Entrate emerge che il Comune di Avellino presenta dei carichi iscritti a ruolo nel periodo oggetto di stralcio, potenzialmente soggetti all'annullamento parziale, ma una prima stima dell'importo totale delle voci rottamabili sarà possibile solo a giugno quando l'ente di riscossione comunicherà l'elenco degli importi annullabili.

L'adesione all'operazione non dovrebbe incidere sulle casse comunali, ancora provate dalla condizione di predissesto finanziario, né in termini di impatto di bilancio né di maggiore disavanzo, visto che tali importi sono soggetti al Fondo crediti di dubbia esazione, ampiamente stanziato. Inoltre, ricordano da Palazzo di Città, le annualità di riferimento della sanatoria, 2000-2015, erano già state interessate da due precedenti interventi di rottamazione, di cui il secondo per importi fino a 5000 euro a seconda dell'Isee di ogni famiglia interessata. Un secondo intervento, dunque, nel giro di pochi mesi. Già a fine gennaio, infatti, il consiglio comunale aveva approvato il regolamento per la definizione agevolata dei giudizi tributari pendenti al primo gennaio 2023. Una risoluzione agevolata che il contribuente, controparte del Comune presso tutte le giurisdizioni tributarie, compresa la Corte di Cassazione, potrà richiedere entro il 16 marzo prossimo. Anche in questo caso, la ratio di Palazzo di Città è stata di restituire un po' di ossigeno ai contribuenti e permettergli di mettersi in regola con il pagamento dei tributi senza attendere la definizione legale della contesa, con un benefico per l'ente che, in questo caso, riuscirebbe più facilmente a recuperare le imposte evase. Una partita che riguarderebbe, tra primo e secondo grado oltre che giudizi pendenti in Cassazione, un importo complessivo di oltre 20 milioni di euro.

Nel frattempo, prosegue anche il recupero dell'evasione sui binari ordinari. La società concessionaria dell'accertamento e della riscossione ordinaria e coattiva dei tributi comunali, la Assoservizi, ha comunicato al Settore Finanze l'ammontare dei dati relativi agli accertamenti notificati al 31 dicembre 2022 per mancato o parziale versamento di Tari, Imu, Tasi e quota Tefa. Un tesoretto di complessivi 6,5 milioni, comprensivi di sanzioni ed interessi, che sarà inserito nel bilancio 2022 alla voce crediti per avvisi di accertamento già emessi dal concessionario che adesso dovranno essere materialmente incassati. La maggiore evasione accertata, nei confronti di semplici cittadini e imprese, riguarda l'Imu, per 3,8 milioni, e la Tari per circa 2,4 milioni.
 

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