Castelfranci, meccanico morto in officina. La famiglia: «Vogliamo la verità»

Va avanti l'inchiesta della procura di Avellino

Indagano i carabinieri su una morte bianca a Castelfranci
Indagano i carabinieri su una morte bianca a Castelfranci
di Katiuscia Guarino
Mercoledì 10 Maggio 2023, 09:25
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Sarà eseguita domani l'autopsia sul corpo di Raffaele Gregorio, il meccanico di 52 anni morto in un incidente sul lavoro sabato scorso mentre era intento a riparare un camion nell'officina di Castelfranci di cui era dipendente. La Procura della Repubblica di Avellino, guidata dal procuratore capo Domenico Airoma, ha affidato l'incarico al medico legale Francesco La Sala e all'anatomopatologo Noè De Stefano per gli accertamenti sulla salma. Ha ricevuto un'informazione di garanzia la titolare dell'officina di Castelfranci (Giuseppina Roberto che è difesa dall'avvocato Nello Pizza). Si tratta di un atto dovuto per procedere agli accertamenti necroscopici e consentirle di indicare un consulente di fiducia per l'esame, che è un approfondimento tecnico irripetibile. A firmare i provvedimenti il sostituto procuratore Luigi Iglio, titolare dell'inchiesta. Completata l'autopsia, la salma verrà liberata per poi permettere di svolgere i funerali. La famiglia si è rivolta a due avvocati avellinesi, Rolando Iorio e Massimo Buono, per seguire l'evoluzione delle indagini. «Una vera e propria tragedia si è abbattuta sulla famiglia e su tutta la comunità - dice l'avvocato Iorio - Una sciagura che coinvolge i familiari della vittima, ma anche quelli della titolare dell'officina. La famiglia di Raffaele Gregorio sta provando a reagire. Nutre il desiderio di venire a capo della situazione, di conoscere la verità sulla dinamica, di come sia avvenuto il decesso, quindi le cause che hanno determinato l'infortunio fatale».

L'avvocato Rolando Iorio confida nel lavoro degli inquirenti: «Ci stiamo affidando ai consulenti nominati dalla Procura, ma anche ai nostri esperti in modo da poter giungere ad accertare quello che è successo in questo tragico incidente. Speriamo che si faccia presto luce sulla vicenda. La famiglia conclude il legale - aspetta l'autopsia per poi dare una degna sepoltura al proprio caro». È stato nominato dai familiari di Raffaele Gregorio un consulente di parte, il medico legale Emilio D'Oro, che assisterà allo svolgimento degli accertamenti autoptici. Il meccanico, che lascia la moglie Felicina e la figlia Mery di 25 anni, è rimasto schiacciato dal tir che stava riparando. Un intervento di manutenzione al sistema idraulico del mezzo pesante. Durante le operazioni, qualcosa è andato storto e il camion gli è finito addosso. Raffaele Gregorio non ha avuto il tempo di evitare di essere travolto. In una frazione di secondo si è consumato il dramma. Inutili anche i tentativi di soccorso da parte delle altre persone nell'officina e del personale sanitario del 118. L'officina e il camion sono stati posti sotto sequestro per consentire ulteriori accertamenti tecnici. Sul luogo della tragedia sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Montella che hanno effettuato subito una serie di rilievi. Sono poi tornati per proseguire con altri approfondimenti. Nell'officina hanno svolto le verifiche di propria competenza anche i carabinieri del Nil (Nucleo Ispettorato del Lavoro) e i funzionari dell'Asl. Al vaglio del Nil il rispetto delle norme relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Da una prima verifica non sarebbero emerse irregolarità. Raffaele Gregorio era regolarmente assunto dall'impresa. Un meccanico esperto e scrupoloso, conscio dei rischi del mestiere. La stessa officina è nota per l'elevata professionalità. Da capire, dunque, quali siano state le cause di questo dramma. Le indagini coordinate dalla Procura di Avellino vanno avanti senza sosta e stanno verificando nel dettaglio ogni aspetto proprio per ricostruire in maniera precisa la sequenza dell'incidente sul lavoro. È il secondo che si registra in Irpinia in poco più di un mese: lo scorso marzo la morte di Nicola Mazzella, l'operatore ecologico 61enne di Pago Vallo Lauro, caduto dal predellino dell'autocompattatore mentre era intento nella raccolta dei rifiuti nel suo paese.
 

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