Centro storico, le Ztl senza autorizzazioni

Centro storico, le Ztl senza autorizzazioni
di Flavio Coppola
Sabato 9 Luglio 2022, 08:37
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Ztl attive da un mese esatto e mai autorizzate dal Ministero. Zero multe elevate. E un appuntamento fisso settimanale, con serate musicali e artisti, che attira migliaia di persone, ma per cui non risultano autorizzazioni: né richieste né emesse dal Comune. Per la commissione Trasparenza, ciò che emerge dall'audizione del comandante dei vigili, Michele Arvonio, e dal responsabile del Servizio unico attività produttive, Michelangelo Sullo, basta e avanza per concludere che «al centro storico è tutto illegittimo». Di certo, è un vero e proprio pasticcio amministrativo. Sull'assenza del via libera del Ministero, che l'amministrazione aveva immaginato arrivasse ad horas già lo scorso 8 giugno, Arvonio è costretto ad ammettere: «Non c'è». Così, il capo dei caschi bianchi conferma un altro dato eloquente: «Non abbiamo fatto multe». Ma allora i varchi si possono accendere ogni sera alle 20? Incalzato dai consiglieri Iacovacci, Preziosi, Giordano e Cesa, telefona in diretta ai suoi: «Spegniamo i pannelli, così non possono funzionare».

Sconcertante. Ztl solo di facciata, la chiusura alle auto si regge solo con gli accessi presidiati dai vigili. Sono loro, quando capita, a poter multare chi si avventura all'interno senza permesso fino all'una di notte. E le perplessità aumentano. Intanto, al centro storico, si svolgono ogni mercoledì serate tanto belle quanto partecipate. Con i residenti su tutte le furie per il frastuono, un'ambulanza già rimasta bloccata, e un cittadino costretto a chiamare la Polizia per poter rincasare. Almeno le serate sono autorizzate? La spiegazione del responsabile del Suap, Sullo è la seguente: non ci sono richieste perché gli eventi con un artista nel locale o nelle sue pertinenze non ne hanno bisogno, se registrano meno di 200 persone. Il punto incalzano i consiglieri è che tutti gli eventi insieme, alla stessa ora, fanno migliaia di persone, in tutto il suolo pubblico del centro storico. Ma mancano una serie di accorgimenti fondamentali: responsabile della sicurezza, piano di evacuazione, servizi, controlli. E c'è una direzione artistica unica, riconosciuta dall' amministrazione in una delibera di giunta, che mette pure 1.500 euro per la Siae. Sempre in delibera è scritto che al Suap doveva arrivare il programma. Ma non è mai arrivato. - conferma il funzionario E' subito bufera. Ettore Iacovacci, presidente della commissione, è netto: «Bisogna stoppare subito una pedonalizzazione senza autorizzazione. Il problema non è la manifestazione in sé, ma se c'è un direttore artistico, si prendono 1.500 euro e poi non risultano richieste. siamo alla follia». Dino Preziosi («La Svolta») aveva già previsto tutto in un'intervista a «Il Mattino».

«Tutto ciò che è stato fatto è illegittimo.

tuona - Il comandante ha ammesso che la Ztl va spenta e anche il transennamento è stato fatto in maniera abnorme. Per gli eventi che superano 200 persone, servono autorizzazioni, vie di evacuazione e un piano della sicurezza che non c'è». Nicola Giordano (Pd), accusa l'amministrazione, che avrebbe consentito tutto questo, e chiede pure a che titolo sia messo a disposizione degli avventori di notte il parcheggio comunale riservato ai dipendenti: «Qui sono state spacchettate le attività per gestirle senza autorizzazione e questo ha creato la confusione. Più manifestazioni allo stesso orario e nello stesso posto de-terminano un'elusione della norma». Attacchi durissimi su tutta la partita, che Laura Nargi, vicesindaco con delega al commercio, respinge e ricambia: «Non c'è alcun evento al centro storico che debba ottenere autorizzazioni, ci sono solo i commercianti che si organizzano autonomamente. Io devo solo ringraziarli per essersi rialzati dopo il dramma del Covid. Chi se la prende con loro per attaccare noi è in cattiva fede. Vadano in Procura o la smettano di fare terrorismo». E la direzione unica? E la Ztl ancora senza ok ministeriale? «La pedonalizzazione funziona per ora con le transenne e i vigili ai varchi. Il direttore artistico - dice - dà un consiglio ai commercianti». Lo scontro è totale. La consigliera di «Davvero», Giovanna Vecchione, aveva lasciato i lavori e accusa: «I modi di Iacovacci sono intollerabili. Si mettono sotto inquisizione dei dipendenti che, invece di lavorare, vengono tenuti in ostaggio. Non reputo che la commissione non debba fare il suo lavoro, ma abbia atteggiamenti più consoni o andremo noi avanti nelle sedi deputate».

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