Chiusa in camera dalla madre a 18 anni,
la sorella chiama i carabinieri: liberata

Chiusa in camera dalla madre a 18 anni, la sorella chiama i carabinieri: liberata
di Katiuscia Guarino
Lunedì 25 Aprile 2022, 10:04 - Ultimo agg. 20:47
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Segregata in casa dalla mamma. È stata salvata grazie al coraggio della sorella che ha fatto scoprire tutto, presentando la denuncia ai Carabinieri. La triste storia arriva da Aiello del Sabato. Stanno indagando i militari della locale Stazione, ai quali si è rivolta la ragazzina. Entrambe poco più che maggiorenni. Approfondimenti necessari per verificare la situazione raccontata dalla giovane, che ha avuto il coraggio di recarsi nel comando stazione dell'Arma e chiedere aiuto per la sorella sotto chiave in una stanza dell'abitazione.

I Carabinieri si sono precipitati presso lo stabile indicato e avrebbero scoperto il quadro raccontato dalla ragazza. È stato richiesto l'intervento dei sanitari del 118 che hanno visitato sul posto la giovane.

Le sue condizioni sarebbero buone.

In ogni caso, pare che le due sorelle come detto, entrambe maggiorenni - siano state allontanate dalla casa familiare. Per ora si tratta di un provvedimento temporaneo, in attesa che si faccia piena luce sulla vicenda. I Carabinieri della Stazione di Aiello del Sabato stanno indagando in maniera certosina. La situazione è molto delicata e impone massima attenzione in ogni passaggio che si compie, sia per tutelare le due sorelle, sia per avere effettiva contezza dell'accusa mossa nei confronti della loro mamma. Un'accusa molto grave e che, pertanto, merita di essere verificata sotto ogni aspetto.

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La ragazza che ha denunciato il tutto si è recata dai militari dell'Arma, stanca a suo dire - di quella situazione giornalmente vissuta all'interno delle mura domestiche. Se fosse confermato il racconto da quanto emergerà dalle investigazioni degli uomini del capitano Gianfranco Iannelli verrebbe fuori uno spaccato davvero triste dal paese alle porte del capoluogo. Le indagini stanno cercando di accertare ogni dettaglio, per comporre un mosaico che potrebbe delineare un quadro di dolore e tristezza. La giovane che ha denunciato la vicenda ai Carabinieri, in base al suo racconto, era libera di uscire, al contrario della sorella costretta alla reclusione. Da capire anche da quanto tempo la situazione si trascinava. 

In pratica da quando la ragazza fosse costretta a restare chiusa in quella stanza dell'abitazione senza poter uscire. Senza potere avere contatti con l'esterno, mentre l'altra aveva facoltà di muoversi. Tutto da approfondire. La vicenda è all'attenzione degli uomini dell'Arma. A cominciare dalle ragioni, se appunto fosse confermata la narrazione della giovane che avrebbero spinto la mamma a mettere sotto chiave una delle figlie, costringendola a paura e tristezza. Qualora la storia fosse confermata, andrebbe ad aggiungersi ad altri episodi di maltrattamenti che si registrano in famiglia. Una lunga lista di casi che è cresciuta soprattutto nei periodi più bui dell'emergenza sanitaria, quando la convivenza in casa è diventata forzata a causa delle restrizioni. Un importante lavoro viene svolto dalle forze dell'ordine - al Comando Provinciale dei Carabinieri è stata allestita una stanza protetta per i colloqui con donne e bambini - e dai centri antiviolenza, che accompagnano le vittime in tutto il percorso: dall'aiuto a uscire dall'incubo trovando il coraggio di dire basta, fino alla denuncia, passando da un'attività di sostegno psicologico. 

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