Ciak si gira e si beve soprattutto Irpinia. L'edizione 2022 di Ciak Irpinia, rientrante nel Progetto Irpinia Wines, voluta ed impeccabilmente curata dal Consorzio di Tutela dei Vini d'Irpinia, s'è dimostrata occasione unica per veicolare non solo i vini del territorio, ma un prodotto in toto convincente e vincente che ha visto abbinate alle eccellenze delle tre docg e non solo, alcune perle dell'arte e della cultura, come l'abbazia del Loreto a Mercogliano con alcuni dei suoi tesori; il Palazzo Marchionale di Taurasi che fu anche rifugio del principe dei madrigalisti Carlo Gesualdo che lo condivise con la sua seconda sposa Eleonora d'Este; il suggestivo borgo del paese noto per il suo aglianico e naturalmente l'incredibile, affascinante e suggestivo paesaggio irpino, ammirato e molto apprezzato in notturna dalle vetrate dei Feudi di San Gregorio in località Cerza Grossa a Sorbo Serpico. Irpinia, dunque presentata in una full immersion di ventiquattr'ore ad un mini esercito di wine ambassador stranieri (Fanny Breuil, Chieko Hirano, Slawek Kominski, Paul Bologna, Jessica van der Scheen, Anna Baranova, Srdan Lisac, Anna Obukhovska, Xiaozhi Wu, Robert Miller, Valentina Serinova, insieme agli italiani Maria Grazia Furbatto e Stefano Campanini) che la managing director di Vinitaly International, Stevie Kim, ha traghettato da vari paesi del globo in Irpinia per un viaggio senza eguali.
Un film è il caso di dire - commenta Teresa Bruno, presidente del Consorzio - che inevitabilmente regala emozioni e suggestioni uniche come il set in cui le medesime si susseguono e che fanno parte di un bagaglio divino, blend di sacralità, bellezza, vibrazioni, stupore ed ammirazione che l'Irpinia possiede e offre a chi viene a scoprirla, visitarla ed in cui i nostri vini fanno da ambasciatori impeccabili ed amatissimi da chi li degusta.