Ciak si gira il film del vino
con il Progetto Irpinia Wines

Ciak si gira il film del vino con il Progetto Irpinia Wines
di Annibale Discepolo
Mercoledì 7 Settembre 2022, 08:27 - Ultimo agg. 18:18
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Ciak si gira e si beve soprattutto Irpinia. L'edizione 2022 di Ciak Irpinia, rientrante nel Progetto Irpinia Wines, voluta ed impeccabilmente curata dal Consorzio di Tutela dei Vini d'Irpinia, s'è dimostrata occasione unica per veicolare non solo i vini del territorio, ma un prodotto in toto convincente e vincente che ha visto abbinate alle eccellenze delle tre docg e non solo, alcune perle dell'arte e della cultura, come l'abbazia del Loreto a Mercogliano con alcuni dei suoi tesori; il Palazzo Marchionale di Taurasi che fu anche rifugio del principe dei madrigalisti Carlo Gesualdo che lo condivise con la sua seconda sposa Eleonora d'Este; il suggestivo borgo del paese noto per il suo aglianico e naturalmente l'incredibile, affascinante e suggestivo paesaggio irpino, ammirato e molto apprezzato in notturna dalle vetrate dei Feudi di San Gregorio in località Cerza Grossa a Sorbo Serpico. Irpinia, dunque presentata in una full immersion di ventiquattr'ore ad un mini esercito di wine ambassador stranieri (Fanny Breuil, Chieko Hirano, Slawek Kominski, Paul Bologna, Jessica van der Scheen, Anna Baranova, Srdan Lisac, Anna Obukhovska, Xiaozhi Wu, Robert Miller, Valentina Serinova, insieme agli italiani Maria Grazia Furbatto e Stefano Campanini) che la managing director di Vinitaly International, Stevie Kim, ha traghettato da vari paesi del globo in Irpinia per un viaggio senza eguali.

Un film è il caso di dire - commenta Teresa Bruno, presidente del Consorzio - che inevitabilmente regala emozioni e suggestioni uniche come il set in cui le medesime si susseguono e che fanno parte di un bagaglio divino, blend di sacralità, bellezza, vibrazioni, stupore ed ammirazione che l'Irpinia possiede e offre a chi viene a scoprirla, visitarla ed in cui i nostri vini fanno da ambasciatori impeccabili ed amatissimi da chi li degusta.

Ed a proposito di bellezze, vibrazioni, stupore ed ammirazione che l'Irpinia possiede e offre con i suoi tesori artistici, il film è iniziato con una visita al Palazzo Abbaziale di Loreto, a Mercogliano, esempio colto ed architettonicamente impareggiabile del progetto settecentesco iniziato dal Vaccaro ed alla di lui morte, terminato dal Di Blasio. Stevie Kim e la delegazione di wine ambassador, accompagnati dall'abate Riccardo Luca Guariglia, hanno potuto ammirare alcuni ambienti del prestigioso edificio di recente restituito alla comunità dopo un restauro certosino, quali l'antica farmacia con la preziosa collezione dei preziosi albarelli in ceramica del 700 di Giustiniani; il salone del Capitolo o degli arazzi per la presenza di tre stupendi pezzi cinquecenteschi di fattura fiamminga e con quadreria cinque-seicentesca di grande gusto e valore, impreziosita di recente dalla mostra Restituzioni con opere della Fondazione De Chiara De Maio, nonché il prezioso giardino ai piedi dell'abbazia madre di Montervergine e con l'austero chiostro a pianta ottagonale, dominato dal grande orologio maiolicato, opera del Barletta che ha di recente ospitato il fortunato evento Musica in Abbazia e naturalmente, la distilleria che produce i sette liquori di erbe, tra i quali il preziosissismo e ricercato Anthemis di colore verde smeraldo, realizzato con le erbe che si raccolgono lungo le pendici del monte Partenio caro a Mamma Schiavona. E'poi seguito il trasferimento e la visita al castello di Taurasi ed al borgo, nonché alla storica e coreografica cantina di Antonio Caggiano e del figlio Pino che ha letteralmente stupito gli ospiti. Nel pomeriggio, trasferimento ai Feudi di San Gregorio per un interessante work shop.

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