Ciclovia e mulini sul parco Fenestrelle,
intesa tra comuni per la messa in sicurezza

Ciclovia e mulini sul parco Fenestrelle, intesa tra comuni per la messa in sicurezza
Giovedì 26 Agosto 2021, 12:30
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Avellino e i Comuni del «Fenestrelle» siglano il documento per la costituzione dell'Ente Parco di interesse regionale. Il nuovo soggetto pubblico, che vedrà il capoluogo insieme ad Atripalda, Mercogliano e Monteforte, dovrà riuscire laddove da almeno dieci anni si è sistematicamente fallito: realizzare un enorme corridoio ecologico lungo l'asse del fiume, sempre più degradato. Non solo con l'ormai celebre ciclovia, ma prima ancora con la pulizia, la messa in sicurezza e la bonifica ambientale dell'enorme parco fluviale naturale che c'è già. 

Il protocollo sintetizzato ieri a Piazza del Popolo, ora dovrà essere approvato dai 4 Consigli comunali, che daranno ad Avellino il compito di promuovere l'istanza di attivazione dell'Ente Parco con la Regione Campania. L'atto fissa obiettivi e modalità di funzionamento di quello che, a tutti gli effetti, sarà un ente autonomo. Nell'atto associativo, infatti, si legge che Avellino sarà l'ente capofila. Il Parco, una volta costituito, avrà un proprio Ufficio di piano, la cui gestione sarà affidata ad un Consiglio di amministrazione formato da un presidente e dai sindaco di ciascuno dei 4 comuni, in carica per 3 anni. Questo l'approdo politico di un'intesa che vedrà i Comuni associarsi preliminarmente per centrare l'obiettivo con la Palazzo Santa Lucia. Il Parco intercomunale di interesse regionale potrà ottenere così i fondi necessari per svolgere si legge negli obiettivi - «azioni comuni in tema di perimetrazione del territorio, risanamento ambientale e bonifica dell'intera area, messa in sicurezza degli argini con interventi di ingegneria naturalistica e creazione di corridoi verdi e blu per attenuare le temperature nell'area urbana». Particolarmente importante sarà il «monitoraggio del suolo e delle acque», oggi inquinate come certifica l'Arpac, ma anche di «flora e fauna», con l'individuazione delle «fonti di inquinamento e la valorizzazione delle attività agricole». Molto di più, dunque, della prevista ciclovia del Fenestrelle. Non mancano, infatti, «interventi di rifunzionalizzazione dei mulini presenti lungo il corso d'acqua e delle officine del parco, e la manutenzione dei collettori esistenti». Un risultato concreto dopo un'interlocuzione durata 3 mesi. «Abbiamo condiviso il protocollo per l'istituzione del Parco intercomunale di interesse regionale dice l'assessore all'Urbanistica del Comune di Avellino, Emma Buondonno e la proposta di delibera che i 4 comuni dovranno approvare in giunta e Consiglio.

Istituendo l'ente Parco, potremo centrare l'obiettivo della valorizzazione ambientale e paesaggistica del «Fenestrelle», con studi legati anche all'individuazione di agenti inquinanti e analisi ambientali». Serviranno ingenti risorse. «La base di partenza continua è l'impegno della Regione, grazie al consigliere Borrelli, di somme per questo e per i prossimi 2 anni, legate alla pulizia del parco. Noi vogliamo arrivare chiosa rapidamente alla costituzione dell'ente, che avrà un suo ufficio e potrà chiedere autonomamente i fondi necessari». 

Geppino Spagnuolo, sindaco di Atripalda, ci crede: «Questa idea è concreta e importante. Realizzare questo progetto significa tamponare le emergenze ambientali e le parti abbandonate del «Fenestrelle». Ma anche valorizzare le sue potenzialità per il futuro. E sono enormi. La Regione approvi il nostro progetto». Luigi Tuccia, coordinatore provinciale di «Europa Verde», il partito del consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, evidenzia il risultato già incassato dopo l'iniziativa svolta a maggio in città: «Ormai il lavoro sul protocollo è concluso. La nostra è stata un'azione di sensibilizzazione e i sindaci si sono fatti trovare subito pronti. È stato giusto e facile metterci insieme chiosa e con l supporto della Regione potremo davvero realizzare questo Ente Parco». Anche gli agronomi, che più volte avevano chiesto di più per la tutela del verde pubblico, spingono per lo stesso obiettivo: «Avevamo collaborato a questa iniziativa anche con l'ex assessore Tommasone - ricorda il presidente dell'Ordine provinciale, Ciro Picariello - e dobbiamo tutelare al massimo questo polmone verde. Anche perché viviamo una condizione ambientale legata alle polveri sottili - ricorda - sempre più allarmante».

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