Coniugi morti in Campania,
solitudine e raptus improvviso

Coniugi morti in Campania, solitudine e raptus improvviso
di Nicola Diluiso
Domenica 12 Agosto 2018, 15:31
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La solitudine. Potrebbe essere stato questo il movente, silenzioso e divorante, alla base dell'omicidio-suicidio venuto alla luce la sera di venerdì a Villanova del Battista. Il sostituto procuratore di Benevento Francesca Saccone è pronta a chiudere il caso sulla morte di marito e moglie i cui corpi senza vita sono stati trovati in casa. Sulla scorta dei rilievi eseguiti dai carabinieri della stazione di Zungoli unitamente ai colleghi della scientifica della compagnia di Ariano Irpino, coordinati dal capitano Andrea Marchese, la dinamica sembra essere stata chiarita. Ponziano Giuseppe Colantuono, 83 anni il prossimo mese, ha impugnato l'arma da fuoco una pistola calibro 7/65 regolarmente detenuta e ha sparato contro sua moglie Annunziata Raduazzo, 80 anni il prossimo ottobre. Dopo, con freddezza, ha sparato contro se stesso. I colpi di pistola sono stati letali. La morte per i coniugi è stata istantanea. Forse un litigio alla base del gesto, forse un raptus dovuto a un momento di sconforto per alcune notizie non buone sulla salute di uno di loro.

SCOPERTA AGGHIACCIANTE
A lanciare l'allarme, come si ricorderà, è stata la sorella di Ponziano. La donna, madre del sindaco di Villanova, come ogni sera intorno alle 21 è passata a salutare i due coniugi. Giunta sull'uscio dell'abitazione si è accorta che il portone d'ingresso era stranamente aperto. Ha iniziato a chiamare il fratello e la cognata che non rispondevano. Poi una volta entrata all'interno dell'appartamento di via Francesco Cusano si è trovata sotto lo sguardo uno scenario da brividi: la signora Annunziata priva di vita accasciata su una poltrona, il marito, non molto distante da lei, con il capo chino su una sedia. In preda al panico la donna è uscita in strada lanciando l'allarme. Successivamente, la presenza sul posto del medico legale nominato dalla Procura della Repubblica di Benevento, il dottore Lamberto Pianese, è stata utile a trarre una prima ipotesi sul decesso: morte immediata dopo i colpi di pistola. In ogni caso le due salme, dopo le opportune verifiche della scientifica e su disposizione del sostituto procuratore sono state in piena notte trasferite presso l'obitorio del vicino ospedale Frangipane di Ariano Irpino.

ORA DELLA MORTE
Considerata la dinamica dell'accaduto e verificate le contingenze medico-legali, sembra che si procederà all'esame autoptico dei cadaveri sostanzialmente per stabilire l'ora del decesso. Secondo le testimonianze rese agli investigatori, Ponziano, contrariamente a quanto era solito fare, nella giornata di venerdì non si è visto in paese, né nella centrale piazza Aldo Moro dove solitamente si recava per bere un caffè al bar nel post pranzo. Una circostanza questa che lascia presagire che l'omicidio-suicidio si sarebbe consumato molte ore prima del ritrovamento dei cadaveri: presumibilmente verso ora di pranzo. Anche questo giustificherebbe il fatto che pur nelle zone limitrofe all'abitazione dei coniugi nessuno abbia udito colpi d'arma da fuoco. E questo spiegherebbe anche il fatto che il portone di ingresso fosse stato trovato aperto. Accertati i tempi dell'accaduto - probabilmente con l'esame autoptico -, tra lunedì e martedì prossimi le salme potrebbero essere restituite ai familiari per disporre il rito funebre che si svolgerà presso la Chiesa Santa Maria Assunta, proprio a pochi passi da dove Ponziano e Annunziata hanno trovato la morte.
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