Coronavirus, il sindaco di Lauro:
«Esercito e test per tutti i cittadini»

Coronavirus, il sindaco di Lauro: «Esercito e test per tutti i cittadini»
di Vincenzo Castaldo
Mercoledì 8 Aprile 2020, 08:32
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«Qui ci vuole l'esercito». Così il sindaco di Lauro, Antonio Bossone, a tre giorni dall'istituzione della zona rossa da parte dell'Unità di crisi della Regione Campania alla luce dell'aumento improvviso di contagiati al Covid-19, che sono giunti complessivamente a dieci.

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Il blocco totale di Lauro sarà valido fino a dopodomani. Tuttavia, pare che il sindaco Bossone sia intenzionato a chiedere all'Unità di crisi della Regione Campania di prorogare la zona rossa fino a martedì prossimo.
«La presenza dell'esercito dice Bossone è una misura indispensabile per garantire appieno il controllo del territorio comunale di Lauro. I militari possono dare sostegno alle unità delle forze dell'ordine per presidiare i varchi di accesso al paese e le strade secondarie. Non solo. La loro presenza può servire in funzione della dissuasione degli assembramenti, della mobilità ingiustificata, di forme illegittime di ambulantato nel Vallo. Non per avviare un'azione di repressione, ma a scopo collaborativo con le forze dell'ordine territoriali».

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Al fine di scongiurare la diffusione del Covid-19 dopo la positività del nucleo familiare proprietario della salumeria di piazza Municipio, il sindaco Bossone afferma: «Bisogna assolutamente fare i tamponi a chi ha avuto contatti con questa famiglia nelle ultime settimane e anche a chi si è recato a fare la spesa nell'esercizio commerciale di loro proprietà. I tamponi sono necessari e vanno fatti su larga scala. L'indagine epidemiologica è alla base di tutto». Della stessa idea è Pino Graziano, assessore comunale alla Vivibilità e consigliere provinciale. «Sono necessari e vanno fatti principalmente a coloro che hanno avuto contatti con i concittadini risultati positivi al Covid-19 nei giorni scorsi. Questo ci permetterebbe di fare una diagnosi precoce per evitare ulteriori disagi. Come si evince dalla storia del Covid-19, l'unica cura è proprio quella della prevenzione. Ad Ariano, siccome non è stato effettuato questa procedura, si è giunti a una situazione tragica con oltre 130 infetti e 14 morti. Io sono in contatto ogni giorno con amici che risiedono ad Ariano e mi dicono che dopo l'istituzione della zona rossa non è stato fatto il necessario per scongiurare la diffusione del virus. Se non quello ovviamente di evitare le entrate e le uscite dal territorio comunale».

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In mancanza dei tamponi, alcuni medici del Vallo invece propongono di ricorrere ai test del sangue sull'immunizzazione dal Covid-19 per tutti coloro che ha avuto contatti con il nucleo familiare risultato positivo a Lauro. L'Asl di Avellino potrebbe adottare, nel minore tempo possibile, i protocolli di controllo dell'immunizzazione tramite prelievi di sangue. Un'azione che consentirebbe di avere in poco tempo una mappa dei soggetti che non sono più a rischio e che quindi potrebbero tornare alla propria vita quotidiana con maggiore tranquillità. Un enorme passo avanti per la tutela della salute dei cittadini, che diminuirebbe il caos odierno creato dall'attesa sempre più pressante proprio dei tamponi. Da due giorni, intanto, le piazze di Lauro sono praticamente vuote. Nel centro storico del paese regna il silenzio. Stessa atmosfera si respira nelle frazioni di Ima, Migliano e Pignano. I cittadini escono giusto per fare la spesa alimentare e per comprare le sigarette e i quotidiani. I varchi di accesso al paese sono presidiati 24 ore su 24 dalle forze dell'ordine.
 


La possibilità di transito in ingresso è consentita solo agli operatori sanitari e socio sanitari, al personale impegnato nei controlli e nell'assistenza alle attività relative all'emergenza e agli esercenti commerciali. I vigili urbani hanno disposto transennamenti ovunque, dall'imbocco di viale dei Platani a via Lancellotti, con blocchi di cemento catarifrangenti sul ponte Bosagro e nei pressi della Certosa San Giacomo. Chi proviene da Moschiano o Quindici e vuole dirigersi verso Nola deve obbligatoriamente percorrere via Ponte Bosagro e continuare per le vie Angelini e Vittime di Bologna imboccando poi la strada del Pip.

 

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