Coronavirus, allarme ad Avellino:
Antonio in quarantena dopo un viaggio

Coronavirus, allarme ad Avellino: Antonio in quarantena dopo un viaggio
di Katiuscia Guarino
Sabato 8 Febbraio 2020, 11:40 - Ultimo agg. 18:34
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È volato in Cina lo scorso 27 gennaio nonostante la piena emergenza Coronavirus, l'altro ieri è tornato in Irpinia decidendo di fare più scali prima di atterrare a Napoli. Gli accertamenti medici hanno scongiurato il contagio, ma l'uomo è stato comunque posto in quarantena per 14 giorni presso la sua abitazione

Si tratta di un 38enne cinese, da tre anni residente a Bisaccia dove gestisce un negozio. È stato il sindaco del Comune dell'Alta Irpinia a mettersi in allerta per evitare problemi. Il primo cittadino, Marcello Arminio, sapendo del rientro in paese del 38enne ha chiesto alla Prefettura, all'Asl e ai Carabinieri quali precauzioni adottare.

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«Abbiamo condiviso e applicato le linee guida del protocollo regionale fa sapere Maria Paola Talamo, infettivologo dell'Unità Operativa Malattie Infettive del Moscati che ha visitato il 38enne - Il paziente alla visita era senza febbre. Ha riferito di avere tosse che noi non abbiamo riscontrato, ma comunque ne abbiamo preso atto. Tra l'altro è un paziente fumatore. Questo sintomo da solo non costituisce il criterio per sospettare un'infezione acuta respiratoria, quindi non rappresenta il criterio clinico del caso sospetto di Coronavirus. In base al protocollo mancano le condizioni per trattenerlo in ospedale. Il paziente non è stato affatto abbandonato ma è stato segnalato al Servizio di Igiene Pubblica, disponendo l'isolamento fiduciario come da protocollo fino al quattordicesimo giorno dalla data del possibile contagio».
 

 

Zhonghua Huang era partito alla volta della Cina il 27 gennaio scorso per raggiungere la sua città di origine vicino Wenzhou (realtà di 9 milioni di abitanti che pure è in isolamento), che si trova a circa 800 chilometri da Wuhan, dove è esploso il nuovo virus che sta preoccupando l'intero pianeta. Un volo decollato giusto due giorni prima dello stop alle rotte verso la Repubblica Popolare. Una permanenza breve nel paese asiatico per Zhonghua Huang, che a Bisaccia tutti chiamano Antonio, tanto che nel pomeriggio dell'altro ieri era già in Alta Irpinia. Intorno alle 16 il suo arrivo in paese. Il 38enne è riuscito a dribblare tutti i controlli, scegliendo di fare scalo in altri due aeroporti prima di giungere a Capodichino. Decollato dalla Cina nella giornata di lunedì, ha fatto scalo a Parigi e , poi Düsseldorf e l'approdo a Napoli. Questo gli ha permesso di viaggiare senza particolari problemi e di rientrare subito a casa a Bisaccia.

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Il sindaco Arminio, nel frattempo, s'è attivato dopo aver chiesto lumi alla moglie del 38enne sugli spostamenti del marito. Da parte di entrambi c'è stata massima collaborazione. Così Arminio ha voluto che non ci fossero contatti tra Zhonghua Huang, la consorte e la sua unica figlioletta di 9 anni.

La piccola è stata affidata a una famiglia del posto, mentre la donna è ospitata in una struttura alberghiera. Il 38enne e la sua famiglia, dunque, non si sono più incontrati dallo scorso 27 gennaio.
 

Un'azione precauzionale, condivisa dai diretti interessati che hanno seguito pedissequamente le indicazioni del primo cittadino e delle autorità sanitarie. Arminio ha concordato con il personale del 118 locale la necessità di sottoporre ad accertamenti il cittadino cinese. Intorno all'una dell'altra notte l'arrivo all'ospedale Moscati di Avellino, già allertato del ricovero del paziente. Immediatamente trasferito nel reparto di Malattie Infettive, è stato sottoposto a tutti gli approfondimenti diagnostici. L'esito è stato negativo: nessun contagio da Coronavirus. Peraltro, il 38enne non presenta sintomi specifici. E' stato dimesso, ma con la prescrizione di restare a casa per 14 giorni in quarantena.

L'amministrazione comunale si è adoperata per prestargli la massima assistenza in questa fase, garantendo l'acquisto di alimenti e medicinali. Ai Carabinieri e alla Polizia municipale il compito di vigilare se il 38enne rispetta gli obblighi. L'Asl di Avellino a sua volta si è subito attivata con l'Unità di prevenzione collettiva in via esclusivamente precauzionale. Interessato anche il medico di famiglia.

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