Irpinia, il virus dà tregua: le mosse
dei sindaci per prevenire il contagio

Irpinia, il virus dà tregua: le mosse dei sindaci per prevenire il contagio
di Gianluca Galasso
Martedì 14 Luglio 2020, 09:59 - Ultimo agg. 10:45
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Una nuova giornata senza contagi in Irpinia, mentre in Campania se ne registrano sette su appena 530 tamponi processati. L'attività di monitoraggio in provincia di Avellino però non si ferma. Riflettori sempre sull'area del Serinese e su Montoro. Da Santa Lucia di Serino arrivano notizie confortanti rispetto allo screening dello scorso fine settimana. Si attendono comunicazioni ufficiali dall'Asl, ma almeno settanta dei novantacinque test effettuati hanno dato esito negativo. Il sindaco Ottaviano Vistocco è costantemente in contatto con l'Azienda sanitaria proprio per verificare la situazione. È stato lo stesso primo cittadino, di concerto con Asl e Regione, a chiedere di allargare i controlli in paese, andando oltre ai rapporti stretti delle sette persone risultate infette nei giorni scorsi. Nel fine settimana dovrebbe fare altrettanto il collega di Serino, Vito Pelosi, con un ulteriore screening. Sono sei i casi venuti fuori che ha dovuto registrare la sua comunità, mentre altri quattro sono stati riscontrati a San Michele di Serino.

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Diciassette in tutto i contagi di questo cluster legato alla comunità sudamericana residente in zona, a cui bisogna aggiungere il positivo che è emerso a Montoro. La persona aggredita dal virus ha avuto rapporti professionali con uno del gruppo del Serinese. Sottoposti a tampone i familiari (già in isolamento da lunedì della scorsa settimana insieme al loro congiunto) e i colleghi di lavoro. «Abbiamo messo in atto tutte le procedure necessarie e di nostra competenza dice il sindaco di Montoro, Girolamo Giaquinto Le condizioni del nostro concittadino fortunatamente stanno migliorando. C'è un elenco di contatti che va verificato. La speranza, ovviamente, che il problema resti circoscritto. Ma è nostra intenzione avere un quadro complessivo che ci dia garanzie e possa dare tranquillità alla comunità».

Sono ventidue, nel giro di dieci giorni, i casi nuovi che si sono registrati in provincia di Avellino. A questi diciotto, riferiti dunque allo stesso focolaio, bisogna sommare i due romeni che vivono a Moschiano e le due donne della stessa famiglia residenti a Rotondi. L'aumento dei contagi ha messo in allarme popolazioni e amministratori comunali che hanno deciso di adottare decisioni consequenziali. A San Michele di Serino, la fascia tricolore Michele Boccia ha sospeso il mercato settimanale. Il collega di Volturara Irpina, Marino Sarno, ha scelto la strada del rigore per chi giunge da fuori regione. Un'ordinanza municipale dispone che «tutti coloro che arrivano dall'estero o da ex zone rosse dovranno comunicare il loro arrivo agli uffici comunali e sottoporsi a test rapidi. I test saranno eseguiti da personale specializzato presso i locali della guardia medica». Sarno vuole evitare che possano verificarsi situazioni come quelle avvenute in altre zone d'Italia e nella stessa Valle del Sabato, con il cluster serinese. Qui, i contagi si sarebbero diffusi a seguito del viaggio di ritorno dal Sud America di qualche amico o componente dei gruppi familiari interessati. Ma su questo aspetto sono in atto accertamenti da parte delle autorità sanitarie.

Per l'Irpinia, dunque, due giorni di tregua dopo la fiammata che ha generato ansia tra i residenti. Oggi si aspettano gli ulteriori responsi, in vista poi degli altri accertamenti tra Serino e Montoro. Nel resto della regione, invece, sono stati riscontrati nuovi casi. Il bollettino giornaliero trasmesso dall'Unità di Crisi di Palazzo Santa Lucia parla di sette positivi su appena 530 tamponi processati (il totale dei positivi sale a 4.779, quello dei tamponi a 303.419). Nessuna vittima (il totale è fermo a 432) e nessun paziente guarito (il totale resta fermo a 4.094).
In provincia di Avellino sui 631 contagi complessivi da inizio pandemia, sono alle prese con il Coronavirus solo i nuovi casi emersi in questi ultimi dieci giorni. Sono due i ricoverati: un sessantanovenne venezuelano che vive a Santa Lucia di Serino e un settantunenne di San Michele di Serino. Gli altri sono tutti in isolamento presso il proprio domicilio. Hanno sintomi lievi o sono asintomatici. Le loro condizioni, quindi, non destano particolari preoccupazioni.
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