Coronavirus, morto il padre del podista
che si è ucciso per timore del contagio

Coronavirus, morto il padre del podista che si è ucciso per timore del contagio
di Barbara Ciarcia
Giovedì 2 Aprile 2020, 08:38
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La tragica e prematura morte del figlio Gerardo (nella foto), il runner di 43 anni del Passo di Mirabella Eclano, lo ha travolto e annientato in pochissimi giorni. Luigi Caso, l'anziano genitore del giovane podista eclanese, già affetto da una serie di patologie, si era aggravato in seguito al dolore disumano per la perdita di quel figlio che a sua volta non ha retto più a un oscuro malessere che lo tormentava al punto da spingerlo a interrompere la corsa verso il futuro.

L'uomo, deceduto ieri mattina, all'ospedale Moscati di Avellino dov'era stato ricoverato in seguito a un netto peggioramento delle condizioni cliniche generali è stato comunque sottoposto al tampone post-mortem per verificare se sia stato o meno stroncato dal Covid-19. Il protocollo si è reso necessario alla luce dell'attuale emergenza pandemica e in seguito all'esito dei tamponi, per fortuna negativi, eseguiti nei giorni scorsi agli altri due figli, Antonio e Quirino. Entrambi sono stati monitorati dall'Asl di Avellino per via della parentela con la prima vittima irpina del Coronavirus, Furio Pirone, storico supporter dell'Eclanese. Anche la consorte di Pirone, positiva ai tamponi, è ancora ricoverata presso la Città Ospedaliera di contrada Amoretta.

«La notizia del risultato negativo ai tamponi dei fratelli Caso e dell'infermiera, Emma De Rosa, che aveva contratto il virus su un'ambulanza del 118 e per questo è stata in isolamento obbligatorio e sottoposta a sua volta a due tamponi a distanza di un giorno, ci aveva rincuorati - ha esordito Giancarlo Ruggiero, sindaco di Mirabella Eclano - Ma la gioia è durata lo spazio di poche ore. Il decesso di Luigi, un uomo semplice e messo a dura prova dalla vita, ci ha sconvolti». E dopo aver tirato un sospiro di sollievo la comunità eclanese sta nuovamente col fiato sospeso. In attesa del responso del tampone effettuato al congiunto spirato presso il nosocomio del capoluogo irpino, la famiglia Caso è annientata dalla inspiegabile catena di lutti. La morte di Furio Pirone prima, poi il suicidio di Gerardo, avvenuto dieci giorni fa, adesso il decesso del patriarca, Luigi, costretto da tempo su una sedia a rotelle, ha commosso tutti nella cittadina del Medio Calore e nel comprensorio.

Da qualche giorno poi c'è molta preoccupazione, soprattutto tra gli amici di sempre del podista 43enne del Passo, per l'eventuale insorgenza di contagi causati dal contatto avuto nei giorni scorsi con i suoi familiari nelle fasi più concitate delle ricerche volontarie di Gerardo e successivamente il ritrovamento del corpo senza vita nelle campagne tra contrada Bosco e San Prisco. «Timori legittimi fugati però dall'esito negativo dei tamponi effettuati ai due fratelli Caso - ha precisato il sindaco Ruggiero - Epilogo lieto anche per Emma De Rosa ritornata a svolgere la sua professione di infermiera dopo aver scontato la quarantena. I tamponi a cui è stata sottoposta a distanza di 24 ore sono negativi, quindi risulta guarita dal Covid-19». La buona notizia diramata dal sindaco Giancarlo Ruggiero alla comunità attraverso i canali di comunicazione istituzionale è stata molto presto offuscata dalla morte di Luigi Caso, il genitore di Gerry. Un dramma nel dramma pure per gli abitanti del Passo, la maggiore frazione del Comune, dove risiede la famiglia Caso.
 
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