Coronavirus, è emergenza in Irpinia:
pronto soccorso del Tricolle off limits

Coronavirus, è emergenza in Irpinia: pronto soccorso del Tricolle off limits
di Vincenzo Grasso
Sabato 7 Marzo 2020, 08:35 - Ultimo agg. 11:55
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Alla fine solo stamattina avrebbe dovuto riaprire il pronto soccorso al Frangipane. Ora, però, il programma cambia.

È' rimasto chiuso per buona parte della notte scorsa e la giornata di ieri, comportando non pochi disagi a pazienti dirottati ad Avellino, Benevento e Foggia. Il reparto di emergenza è rimasto chiuso nella notte, ma il pronto soccorso che aveva personale comunque operativo ha inviato ad Avellino e Sant'Angelo i pazienti.

In tilt su due turni di lavoro, sia perché si sono rese necessarie le operazioni di sanificazione affidate ad una ditta specializzata e sia per consentire al direttore generale dell'Asl di Avellino, Maria Morgante, e al direttore ospedaliero, Gennaro Bellizzi, di mettere a punto le iniziative per riportare l'intero nosocomio alla normalità. Ma gli sviluppi delle analisi sulla donna ricoverata senza precauzioni, mettono in forse le preocedure. si rischia una evacuazione controllata con dimissioini dei ricoverati e un grande piano di sanificazione. Oggi le decisioni definitive.

Nelle ultime 24 ore qualcosa non ha funzionato secondo i protocolli previsti per l'emergenza coronavirus.

L'Asl di Avellino è in attesa, tra l'altro, di una dettagliata relazione sui fatti che si sono verificati da parte del Direttore Ospedaliero, Gennaro Bellizzi, che, si può dire, non ha mai lasciato l'ospedale di Ariano per affrontare l'emergenza che si è determinata. «Si stanno facendo - spiega Bellizzi - notevoli sforzi per riportare la situazione alla normalità».
Moltissimo il lavoro svolto nelle ultime 36 ore.

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« E' stata effettuata per ben due volte la sanificazione ai locali del pronto soccorso, poi della radiologia e degli ambienti che ospita la Tac».

Affrontata anche la questione della carenza di mascherine.

« Nel contempo abbiamo provveduto anche ad affrontare la questione relativa alla dotazione di mascherine al personale e in particolare ai punti operativi del 118. Si può dire che al momento non c'è carenza di mascherine, anche se è necessario disporne di altre per i prossimi giorni», dice Bellizzi.

Ma il vero problema appare il personale. «Siamo impegnati anche sul fronte del reperimento del personale che manca; soprattutto dopo aver registrato che una ventina tra medici, infermieri e operatori socio assistenziali hanno avuto qualche contatto con i due pazienti transitati inopportunamente per il pronto soccorso. La direzione strategica sta provvedendo ad assicurarsi altri medici e infermieri attraverso convenzioni con altri ospedali».

La serata di ieri con l'emergenza ancora bloccata e le ambulanze che tornavano indietro (per fortuna si contavano sulla punte delle dita) non faceva sperare in nulla di buono.

«Invece- dice Bellizzi - la situazione è adesso sotto controllo. Ovviamente, rivolgo un nuovo appello alla popolazione: prima di accedere all'ospedale consultate i medici di base, oppure chiamate i numeri telefonici autorizzati a dare informazioni o il 118. Al pronto soccorso si va solo nei casi previsti. La tenda pre- triage è piamente operativa. Solo la collaborazione con i cittadini può aiutarci a superare questa difficile situazione. Sono comunque fiducioso».

Ma sempre che non ci sia la necessità di ospitare pazienti provenienti da altre parti d'Italia nel reparto di rianimazione e terapia intensiva. I posti letto sono limitati. Si entrerebbe inevitabilmente in una nuova e imprevedibile emergenza.

A sconvolgere la regolare attività del «Frangipane» sono stati due inopportuni accessi al pronto soccorso da parte di pazienti, che avendo accusato febbre e sintomi respiratori, avevano immaginato di aver contratto il coronavirus, senza passare, però, prima per la tenda appositamente installata, a pochi metri dal pronto soccorso, per il pre-triage. 

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