Covid ad Avellino, tenda per i tamponi
a Pianodardine ma niente test rapidi

Covid ad Avellino, tenda per i tamponi a Pianodardine ma niente test rapidi
Mercoledì 14 Aprile 2021, 08:31 - Ultimo agg. 12:34
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L'Esercito mette le tende a Pianodardine. Da ieri mattina, l'attività di screening che i militari svolgono per conto dell'Asl di Avelino ha una nuova sede. Da Campo Genova al piazzale antistante alla sede di Arcella del Consorzio Asi (Area sviluppo industriale). 

Alle 9 in punto, è già lunga la fila di auto per accedere al drive-in (due postazioni) e fare il tampone molecolare. Si andrà avanti fino alle 14 (e così dal lunedì al sabato). Al lavoro, due medici e un infermiere dell'Esercito supportati da personale volontario reclutato dall'Asl. A monitorare la situazione, almeno in questa prima giornata, c'è il direttore generale dell'Asl di Avellino, Maria Morgante: «Con la somministrazione dei tamponi non ci siamo mai fermati», tiene a sottolineare, ricordando che fino a martedì mattina sono state evase tutte le prenotazioni a Campo Genova: «Il servizio non s'è mai interrotto. I militari l'altra sera hanno smontato le tende alle spalle dello stadio Partenio-Lombardi e le hanno portate qui a Pianodardine. Rispetto alla precedente, questa area è facilmente raggiungibile dai cittadini che risiedono nei comuni della Valle del Sabato, ma anche da quelli che vivono nel capoluogo e nell'hinterland». Il consorzio Asi, presieduto da Vincenzo Sirignano, ha messo a disposizione lo spazio esterno della sede di Pianodardine, in contrada Campo Fiume: «L'ente ha concesso il comodato d'uso gratuito per un periodo di 3 mesi», dice ancora Morgante. Ma l'accordo potrebbe essere prorogato se la situazione epidemiologica non dovesse migliorare, rendendo necessario continuare con lo screening sulla popolazione. Nelle nuove postazioni, ogni giorno si potranno effettuare fino a 120 tamponi molecolari per verificare la positività o meno al Coronavirus: «Ma il numero - assicura il direttore generale dell'Asl - potrà anche aumentare. Tutto dipende dalla richiesta che avremo».

L'accesso al drive-in, come già accadeva a Campo Genove, è consentito solo su segnalazione dell'Asl e quindi dopo aver effettuato una prenotazione. Qui possono recarsi solo coloro che non si trovano in una situazione di isolamento o quarantena fiduciaria obbligatoria e non presentano alcuna sintomatologia.

Buona la prima, nella zona industriale. Non si sono registrati disagi e i cittadini hanno potuto effettuare l'esame senza difficoltà o particolari attese: «Ringrazio il Consorzio, questo spazio è adatto alle nostre esigenze. Ma soprattutto l'Esercito che continua a mettere a disposizione risorse umane fondamentali e anche la Protezione civile che collabora attivamente all'operazione di screening della popolazione». Stop, invece, ai test rapidi che l'amministrazione comunale faceva a Campo Genova, in collaborazione con l'Esercito, ma con personale proprio (medici volontari).

A quanto pare le strade si divideranno. Nei 5 mesi trascorsi dall'attivazione del drive-in a Campo Genova, si sono infatti incrinati i rapporti tra il primo cittadino Gianluca Festa e Morgante. Al direttore generale dell'Asl non è mai andata giù la decisione del sindaco di spostare il mercato bisettimanale proprio nell'area alle spalle dello stadio (dal 9 maggio). Scelta che, di fatto, ha imposto lo sgombero e ha reso difficile, quasi impossibile, una sintesi su una nuova sede per continuare a fare insieme i test rapidi (il Comune) e quelli molecolari (l'Esercito). «L'amministrazione comunale non verrà a Pianodardine a fare i tamponi rapidi», informa Morgante. «Non so che intenzioni abbia il sindaco. Noi quando abbiamo saputo di dover lasciare Campo Genova ci siamo mossi immediatamente per individuare una nuova sede».

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A Piazza del Popolo si lavora per trovare una pista alternativa. Se è dunque improbabile quella dell'Asi, si sta valutando l'ipotesi di usare la palestra della scuola elementare di San Tommaso o la piazzetta antistante l'istituto. Entrambe le soluzioni, nelle scorse settimane, sono state indicate dal sindaco Festa. Ma le probabilità che una simile operazione vada in porto sono davvero poche. La palestra, che non è mai stata utilizzata, è ancora oggetto di un intervento di adeguamento strutturale. Mentre la piazza pedonale, di piccole dimensioni, non rappresenterebbe una soluzione ideale per far installare una o più tende e far transitare e sostare le auto.

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