Covid, bimbo di otto mesi ricoverato
con l'eliambulanza al Santobono

Covid, bimbo di otto mesi ricoverato con l'eliambulanza al Santobono
di Gianluca Galasso
Lunedì 3 Ottobre 2022, 09:22 - Ultimo agg. 10:30
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Un bimbo di otto mesi di Montoro, positivo al Covid-19, è ricoverato in gravi condizioni all'ospedale Santobono di Napoli. Il neonato è arrivato nel nosocomio partenopeo a bordo di un'eliambulanza partita da Avellino.

I medici dell'azienda ospedaliera Moscati gli hanno salvato la vita. Il piccolo, a causa di una crisi respiratoria, era andato in arresto cardiaco.

L'azione rapida dell'equipe della città ospedaliera è stata provvidenziale. Una volta rianimato e stabilizzato (all'opera i medici pediatri Giuseppe Furcolo e Maria Marsella e i colleghi della Rianimazione con il primario Angelo Storti) è stato deciso il trasferimento al Santobono.

Alle 17.30 l'elicottero è atterrato al campo Coni. Nel giro di pochi minuti il bimbo è stato caricato per partire in direzione del capoluogo partenopeo.

Le sue condizioni restano serie. Il neonato, la cui famiglia risiede a Montoro, sin da quando è venuto alla luce ha dovuto fare i conti con problemi respiratori. È affetto, infatti, da broncodisplasia grave, dovuta alla nascita prematura.

Lo scorso 29 settembre si è reso necessario il ricovero nell'unità di Pediatria del Moscati, guidata dal dottore Antonio Vitale. 

Il bimbo, oltre ai suoi problemi, è risultato positivo al Covid-19 che ha determinato ulteriori difficoltà. Dopo le cure degli ultimi giorni la situazione sembrava essere migliorata. Ma ieri pomeriggio il quadro clinico è precipitato, provocando l'arresto cardiaco.

L'intervento dei medici è stato tempestivo e ha scongiurato conseguenze ben peggiori. Ora il bimbo è sotto la stretta osservazione dei sanitari dell'ospedale del capoluogo campano.

Al Moscati sono ancora ricoverati dodici pazienti alle prese con il virus. Tutti sono in degenza ordinaria. Un altro bambino, che era in Pediatria, è stato fortunatamente dimesso nel fine settimana appena trascorso.

Al Frangipane di Ariano Irpino, invece, risultano occupati cinque posti letto dedicati alla cura dei pazienti Covid, quattro dei quali in degenza ordinaria e uno in subintensiva. 

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Sul fronte dei contagi, l'ultimo bollettino dell'Asl ne restituisce 185, venuti fuori dall'analisi di 880 tamponi antigenici e molecolari.

Il tasso di positività si attesta a quota 21,03%. Da oltre una settimana il rapporto tra test esaminati e casi scovati si mantiene sopra la soglia del 20%, con punte che hanno raggiunto il 25% in provincia di Avellino. C'è, dunque, un'inversione di tendenza, così come sta avvenendo nel resto della regione e della penisola.

Il numero dei positivi è ripreso a salire dopo che i primi venti giorni di settembre avevano evidenziato una curva nella diffusione del virus che puntava decisamente verso il basso.

Nonostante ciò, è stata confermata la decisione di eliminare l'obbligo di indossare le mascherine protettive a bordo dei mezzi pubblici che sono quotidianamente sovraccarichi di studenti e lavoratori pendolari. 

Di contro, il governatore della Regione, Vincenzo De Luca, ha imposto l'uso dei dispositivi per il personale e gli utenti di ospedali, cliniche private, residenze per anziani, temendo proprio l'impennata di casi Covid-19. 

Il virus è ancora molto pericoloso, soprattutto, per i soggetti fragili, come è accaduto per il piccolo di Montoro. La comunità della Valle dell'Irno spera che possa guarire al più presto e rientrare a casa. Tornando alla conta dei positivi, dal report dell'Azienda sanitaria emergono 33 nuovi casi ad Avellino, 9 a Mirabella Eclano, altrettanti ad Ariano Irpino, 8 a Mercogliano, 8 Atripalda, 8 a Venticano e 6 a Montoro. Nell'elenco dell'Asl figurano diversi comuni che registrano almeno un nuovo caso. Il virus, dunque, ha rialzato la testa. Gli appelli alla prudenza si sprecano da parte di autorità sanitarie e amministratori, in vista della stagione fredda che porterà inevitabilmente a un aumento di casi di influenza e, appunto, di Covid-19. Gli inviti non mancano per spingere le persone a effettuare la quarta dose del vaccino per potenziare la copertura immunitaria. Finora sono state poche le iniezioni del siero nonostante le iniziative dell'Asl con le aperture dei centri vaccinali. 

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