Covid ad Avellino, doppio open day:
obiettivo ottomila dosi, impazza il by night

Covid ad Avellino, doppio open day: obiettivo ottomila dosi, impazza il by night
di Antonello Plati
Sabato 5 Giugno 2021, 08:42 - Ultimo agg. 12:41
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Tutte prenotate le 900 dosi di vaccino Pfizer in somministrazione dalle 20 di questa sera fino alle 2 di notte nel corso dell'Open Day, il primo promosso dall'Asl di Avellino a 5 mesi abbondanti dall'inizio della campagna vaccinale anticovid.

«Ingresso libero», dunque, nei centri vaccinali di Avellino (tensostruttura del campo Coni), Ariano Irpino (centro sociale Vita), Montoro, Mugnano del Cardinale e Sant'Angelo dei Lombardi. In poche ore dall'attivazione della piattaforma dedicata (alle 24 di ieri), i cittadini irpini dai 40 ai 59 anni hanno esaurito tutti i posti disponibili, 900 appunto. C'è ancora spazio, invece, nella doppia sessione, sempre in Open Day, del vaccino AstraZeneca. In questo caso, sono ben 7mila 680 le dosi in distribuzione a tutte le fasce di età (dai 18 anni in su) da inoculare in due sedute: la prima, oggi dalle 8 alle 20 ad Avellino (tensostruttura del Campo Coni), Ariano Irpino (centro sociale Vita), Montoro, Mugnano del Cardinale e Sant'Angelo dei Lombardi; la seconda, domani dalle 8 alle 20 in tutti e 22 i centri vaccinali della provincia di Avellino. Chi non l'avesse ancora fatto può prenotarsi sulla piattaforma raggiungibile al link: opendayvaccini.soresa.it. Oppure sulla App e-Covid Soresa.

Se anche il doppio Open Day di AstraZeneca farà registrare il tutto esaurito, tra oggi e domani potrebbero essere fatti 8mila 580 vaccini.

Sommando a questi i circa 8mila già programmati dall'Asl (scorrendo le normali liste di prenotazione), si potrebbe toccare quota 16mila in sole 48 ore.

A supporto, da qualche giorno, una ventina di hub allestiti presso altrettante imprese della provincia. Ieri è stata la volta di IrpiniAmbiente, dove il direttore generale Armando Masucci, medico di lunga esperienza, specializzato tra l'altro in Igiene e Medicina preventiva, ha inoculato la prima dose di vaccino Moderna al responsabile dell'Unità operativa di Monteforte Irpino di IrpiniAmbiente. La campagna di vaccinazione aziendale proseguirà nei prossimi giorni a favore di tutti i dipendenti che ancora non hanno avuto accesso al vaccino.

Il presidente della Commissione sanità del Consiglio regionale della Campania, Enzo Alaia, ha visitato invece l'hub di Isco. L'azienda di Atripalda ha messo a disposizione le sue strutture e il personale amministrativo e sanitario necessario alla somministrazione del siero anticovid ai dipendenti di diverse aziende e studi professionali irpini. «Il contributo delle aziende - dice Alaia - testimonia la sensibilità sociale di tanti imprenditori che hanno voluto partecipare attivamente alla campagna vaccinale. Anche grazie a loro, stiamo registrando in questi giorni un'accelerazione nelle procedure di somministrazione e nel numero di dosi inoculate. È il segno che la sinergia tra Confindustria, Regione e Aziende sanitarie sta dando i suoi frutti».

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Stando all'ultimo report diffuso dall'Asl, nella sessione di giovedì sono state fatti 4mila 650 dosi di vaccino. Così suddivise: 192 a Monteforte Irpino, 108 a Mirabella Eclano, 160 a Sant'Angelo dei Lombardi, 51 a Sant'Angelo dei Lombardi, 128 a Montemarano, 749 ad Avellino (527 al campo Coni e 222 al drive through della caserma Berardi), 107 a Montoro, 217 a Solofra, 227 ad Ariano Irpino (173 e 54 nel palazzetto dello sport), 82 a Vallata, 103 ad Atripalda, 53 a Flumeri, 99 a Moschiano, 248 a Cervinara, 247 a Montefalcione, 151 a Grottaminarda, 191 a Mercogliano, 191 ad Altavilla Irpina, 222 a Mugnano del Cardinale, 114 a Montella, 79 a Bisaccia, 211 a Lioni, 89 a domicilio, 631 presso le attività produttive. 

Polemiche intanto a Montoro. L'assessore alle Politiche sociali Mariarosa Lepre scrive al direttore generale dell'Asl, Maria Morgante, per chiedere l'ampliamento dei servizi presso il presidio «Walter Tobagi». Spiega: «Al momento sono ancora molti i servizi carenti presso la struttura montorese, nonostante le numerose sollecitazioni giunte dall'amministrazione. A mancare è un coordinamento con i medici di base, rivelatosi invece necessario durante questo ultimo anno caratterizzato dall'epidemia da Covid-19, l'assistenza per disabili, anziani e bambini, la presenza di consultori familiari, i servizi a tutela dei lavoratori e i servizi psicologici che, ora più che mai, si rendono necessari. Tutto questo - conclude l'assessore - è aggravato, poi, dalla mancanza dei servizi specialistici presso il vicino ospedale di Solofra».

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