«La Protezione civile nazionale ci ha fatto il pacco». Non sarà contento il capo di Dipartimento Angelo Borrelli, ma la pensa così il direttore generale dell'Azienda ospedaliera Moscati, Renato Pizzuti. Ieri mattina, nel corso di un incontro convocato per fare il punto sulla gestione dell'emergenza coronavirus in questa seconda ondata epidemica, il manager parla pure della procedura avviata, appunto, dalla Protezione civile per l'individuazione di 450 medici specializzati da destinare alla nostra regione per supportare gli ospedali nell'assistenza ai casi Covid-19. Un mezzo flop - visto che al bando hanno risposto solo in 165 specializzati in anestesia e rianimazione, malattie infettive, malattie dell'apparato respiratorio, medicina e chirurgia d'accettazione e d'urgenza - sul quale Pizzuti infierisce, aggiungendo particolari. Prima premette: «Capita che nel corso di un'emergenza non si facciano verifiche adeguate sui nominativi proposti». Ed è quello che è successo proprio per i 7 medici che, stando all'elenco stilato dalla Protezione civile, sarebbero dovuti arrivare ad Avellino: «È sfuggito che alcuni di quelli che si sono offerti per venire a darci una mano, sono 7 in tutto, o erano persone davvero poco intenzionate a farlo oppure erano nominativi falsi o ancora avevano fornito recapiti telefonici non corrispondenti. Insomma, la Protezione civile - quella nazionale, tiene a precisare Pizzuti ci ha fatto il pacco». Poi ne ha anche, ma in maniera molto più blanda, per le organizzazioni sindacali. In particolare per i confederali. Cgil, Cisl e Uil, infatti, coi segretari generali di categoria Licia Morsa (Fp Cgil), Antonio Santacroce (Cisl Fp) e Gaetano Venezia (Uil Fpl) hanno avanzato, la prima volta a marzo scorso, la proposta di sottoscrivere il protocollo per la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori della Sanità (siglato a Roma tra i vertici nazionali dei sindacati e il Ministro della Salute Roberto Speranza).
Ma l'intesa col management del Moscati non è mai stata raggiunta: «Il protocollo dice Pizzuti - c'è stato sottoposto solo una volta all'inizio dell'emergenza.