Covid in Irpinia, boom di adesioni:
per i vaccini il sì di 11mila persone

Covid in Irpinia, boom di adesioni: per i vaccini il sì di 11mila persone
Sabato 6 Febbraio 2021, 08:27 - Ultimo agg. 14:48
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Sono 11mila e 33 i cittadini ultraottantenni, residenti nella provincia di Avellino, che hanno aderito, fino alle 20.30 di ieri sera, alla seconda fase della campagna vaccinale anticovid.

Dunque, già più di un irpino su 3 tra gli aventi diritto (sono oltre 30mila gli over 80) ha scelto di immunizzarsi. I dati del monitoraggio sono stati resi noti dall'Unità di crisi regionale: su base provinciale, meglio di Avellino, solo Napoli (45mila 174 adesioni) e Salerno (23mila 137). Ma nella ripartizione per Asl, Avellino supera addirittura l'Asl Napoli 2 Nord (9mila 965).

Come la provincia anche la città di Avellino con 2mila 119 adesioni (su oltre 5mila over 80 residenti) si piazza al terzo posto, preceduta sempre da Salerno (5mila 353) e Napoli (18mila 729) e ancora una volta meglio di Benevento (1866) e Caserta (1589).

In provincia, dopo il capoluogo, boom di prenotazioni ad Atripalda (298), Mercogliano (289), Montella (289), Montoro (239), Mirabella Eclano (209) e Solofra (199). Chi ha intenzione di vaccinarsi in questa fase riservata a chi ha più di 80 anni può ancora registrarsi tramite il portale istituzionale attivato dalla Regione Campania (raggiungibile attraverso il link https://adesionevaccinazioni.soresa.it/).

Una volta fatta la registrazione si dovrà attendere la comunicazione dell'Asl per poi recarsi nel punto vaccinale della propria Aggregazione funzionale territoriale (Aft). Per le persone non autosufficienti o con particolari patologie è prevista la somministrazione a domicilio grazie a un accordo raggiunto con i medici di base. 

Si diceva delle Aft, che sono le reti di medici di base attive da qualche mese in Irpinia (come nel resto della regione): si tratta di 12 aggregazioni (più o meno una ogni 35mila abitanti) che hanno lo scopo di fornire assistenza medica continuativa ai cittadini. L'Asl di Avellino ha deciso di distribuire le sedi dei punti vaccinali seguendo proprio il criterio delle Aft e assegnando due punti vaccinali a 8 aggregazioni e uno soltanto alle altre 4. Da lunedì scorso e fino a giovedì pomeriggio, la manager dell'Asl Maria Morgante ha incontrato i sindaci dei comuni divisi, appunto, in Aft. A seguito delle riunioni, sono stati individuati i comuni sede dei centri vaccinali: per la Aft 1, Cervinara e Altavilla; Aft 2, Moschiano e Mugnano del Cardinale; Aft 3, Montella e Sant'Angelo dei Lombardi; Aft 4, Bisaccia e Lioni; Aft 5, Avellino; Aft 6, Mercogliano e Monteforte; Aft 7, Solofra e Montoro; Aft 8, Atripalda; Aft 9, Montefalcione; Aft 10, Grottaminarda e Mirabella Eclano; Aft 11, Ariano Irpino; Aft 12, Flumeri e Vallata.

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Le somministrazioni con sieri Pfizer-BionTech e Moderna dovrebbero partire tra una decina di giorni e avverranno in strutture pubbliche messe a disposizione dai primi cittadini e in alcuni casi già rese note. Come la tensostruttura del Campo Coni di Avellino, dove ieri mattina c'è stato pure un sopralluogo dei tecnici di Comune e Asl; il Palazzetto dello sport di Ariano Irpino, il Palacaudium di Cervinara, il Palazzetto dello sport di Solofra, il presidio «Walter Tobagi» di Montoro, la struttura di Torelli di Mercogliano che ospita la Misericordia e il centro sociale Fenestrelle di Monteforte.

Nelle stesse strutture saranno immunizzati anche insegnanti, personale scolastico, forze dell'ordine, detenuti e personale delle carceri che in base alla rimodulazione del piano, annunciata l'altro giorno, dovrebbero rientrare nella seconda fase. «A sostegno dei cittadini mercoglianesi - dice il sindaco Vittorio D'Alessio - abbiamo aperto uno sportello gratuito il cui personale sarà impegnato ad aiutare coloro che vorranno presentare la domanda di vaccinazione». L'assessore alle politiche sanitarie Annachiara Coppola aggiunge: «Offriamo un sostegno concreto e accorciamo le distanze tra i cittadini più fragili ed i servizi sanitari territoriali e regionali».

Non mancano le polemiche. Il sindaco di Montemiletto Massimiliano Minichiello bacchetta l'Asl che «non ha inteso accettare la disponibilità di effettuare la campagna vaccinale utilizzando l'immobile di proprietà comunale, in località Pietratonda, concesso in comodato gratuito per 12 anni, in quanto, per una decisione che non si comprende, è stato preteso che la sede da adibire a Centro vaccinale anti-Covid non fosse comune ai locali destinati al presidio sanitario territoriale, nonostante i numerosi e spaziosi locali a disposizione, a cui il Comune avrebbe potuto aggiungere anche i locali disponibili siti al primo piano della stessa struttura».

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