Covid in Irpinia, sprint case di cura:
«Dosi a tutti entro quarantott'ore»

Covid in Irpinia, sprint case di cura: «Dosi a tutti entro quarantott'ore»
di Antonello Plati
Giovedì 7 Gennaio 2021, 08:46
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Continua la campagna vaccinale anticovid in provincia di Avellino. In questa prima fase, come noto, priorità agli operatori sanitari delle strutture pubbliche e private.


Ieri, è stata la volta dei dipendenti della Casa di cura Montevergine di Mercogliano e di Villa dei Pini di Avellino. In totale 480 somministrazioni effettuate nei due punti vaccinali dell'Asl, presenti negli ospedali Frangipane di Ariano Irpino e Criscuoli di Sant'Angelo dei Lombardi. Un centinaio di vaccini sono stati somministrati anche all'Azienda ospedaliera Moscati di Avellino (al proprio personale).


Dunque, il totale dall'inizio della campagna è di 1944 vaccinati (di questi 740 al Moscati e 1204 nei presidi ospedalieri dell'Asl) ovvero il 42 per cento delle 4mila 585 dosi del serio Pfizer-BionTech (1075 al Moscati, 3510 all'Asl) arrivate in Irpinia fino a questo momento.

In base al sorteggio fatto dall'ente di via Degli Imbimbo, che continua a destare perplessità in alcune categorie, oggi tocca al personale di Villa Maria di Baiano, Villa Julie di Mirabella Eclano, Malzoni di Avellino. Poi sarà la volta della clinica Santa Rita di Atripalda e Villa Esther di Avellino.


Entro domani assicura il direttore generale dell'Asl Maria Morgante - «verrà completata la vaccinazione di tutto il personale delle cliniche, contestualmente si procederà con il personale e gli ospiti delle Residenze sanitarie per anziani (Rsa), gli operatori del 118 e delle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca), secondo il Piano vaccinale della Regione Campania».


Oggi si continua anche alla città ospedaliera. Qui sono 8 i punti vaccinali allestiti: uno nell'Unità operativa di Medicina preventiva, gli altri all'interno di ciascuno dei 7 dipartimenti aziendali. Tutti sono stati predisposti in maniera da garantire la massima sicurezza nella gestione di eventuali reazioni avverse.
Tra i vaccinati, ieri mattina, anche Antonello Cerrato, direttore sanitario della clinica Montevergine di Mercogliano nonché consulente della commissione Sanità in Consiglio regionale. Dice: «È andata molto bene, l'organizzazione dell'Asl è stata quasi impeccabile. Ad Ariano Irpino, dove mi sono vaccinato, è stato tutto perfetto. Alcuni miei collaboratori, che sono stati nel presidio ospedaliero di Sant'Angelo dei Lombardi, hanno parlato riferito di un'ottima organizzazione anche al Criscuoli. Un plauso dunque al direttore sanitario Angelo Frieri e al dottore Luigi Califano che hanno messo su un servizio ottimo».


Nelle prossime 48 ore saranno dunque completate le vaccinazioni del personale della cliniche private: «È quanto previsto e credo che i tempi siano rispettati». Nei giorni scorsi, lo stesso Cerrato aveva espresso dubbi sulla modalità scelta dall'Asl per generare la lista di attesa: «Il sorteggio è una della modalità che era possibile scegliere. Adesso, la cosa importante è che tutte le categorie fragili siano vaccinate nel più breve tempo possibile per poi passare al territorio».


Cerrato risponde anche ai medici di base e agli specialisti ambulatoriali che hanno sollevato la questione lamentando di essere stati messi da parte: «L'Asl ha adottato un criterio: siamo tutti alla pari. E ripeto, se si procede con questo ritmo entro pochi giorni tutti gli operatori sanitari saranno coperti». Poi si passerà alla seconda fase: «Sarebbe opportuno se tutti i livelli istituzionali approfittassero di questa fase in cui la vaccinazione anticovid è riservata solo al personale sanitario e delle Rsa per creare un sistema efficace rodato da adottare e sfruttare nella successiva fase della vaccinazione di massa. Questa esige verosimilmente un'organizzazione formidabile che, a sua volta, necessita della massima collaborazione tra tutti i soggetti a vario titolo coinvolti. Pertanto l'Asl si apra ad un confronto costruttivo, attraverso la creazione di un tavolo tecnico permanente, non rinunciando ad esercitare un ruolo di coordinamento che è fondamentale per la buona riuscita della prossima campagna vaccinale».

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