Covid in Irpinia, riaprono i 23 hub:
mercoledì il mega-rifornimento da Pfizer

Dopo un giorno di stop, riparte oggi la campagna vaccinale anticovid dell'Asl di Avellino nelle 23 sedi provinciali.

La sospensione era stata disposta a causa dell'esaurimento delle scorte dei composti AstraZeneca e Pfizer-BionTech. Quindi sono arrivate in soccorso le altre Asl campane che hanno messo a disposizione un quantitativo di vaccini utili a coprire almeno un paio di giornate di somministrazione. Mercoledì, infatti, è previsto un consistente rifornimento di vaccini Pfizer: presso l'ospedale Frangipane di Ariano Irpino (hub provinciale per lo stoccaggio e la conservazione) saranno consegnate 10 pizze da 195 flaconi ognuna pari a 11mila 700 dosi (è possibile estrarne 6 per ogni flacone) che saranno utilizzate principalmente per soggetti fragili e disabili ma che presumibilmente saranno destinate anche ad altre categorie considerato il diffuso timore verso AstraZeneca che sta determinando molte defezioni. Da oggi la platea dei destinatari del vaccino si amplia. Da venerdì scorso, la piattaforma accetta anche le adesioni dei cittadini che rientrano nella fascia di età dai 60 ai 69 anni. E in Irpinia sono stati convocati, in alcuni centri vaccinali che hanno terminato il primo giro con gli over 70, i primi ultrasessantenni. Come ha confermato ieri in un'intervista al Mattino il direttore generale dell'Asl di Avellino Maria Morgante: «Con i cittadini dai 70 ai 79 anni - ha detto - siamo a buon punto per quanto riguarda la prima dose. Da oggi, in alcuni centri vaccinali (quelli che hanno terminato gli over 70), iniziano le convocazioni dei cittadini dai 60 ai 69 anni».

Al lavoro, sempre nella giornata odierna, anche i 6 team esterni che raggiungo a domicilio le persone che a causa di particolari patologie non posso uscire di casa per andare a fare il vaccino.

Le unità mobili, coordinate da Anna Marro, responsabile per l'Asl del servizio di Assistenza domiciliare integrata (Adi), stanno operando con una media di una cinquantina vaccini al giorno e stanno somministrando il vaccino prodotto dall'azienda farmaceutica americana Moderna che offre maggiori garanzie per queste persone ed è considerato più adatto al trasporto (dopo essere stato scongelato si conserva fino a 6 ore). I dubbi di molti su AstraZeneca stanno, però, incidendo sulla tabella di marcia. «È vero - ha confermato sempre Morgante - c'è un po' di timore rispetto all'inoculazione del composto di Oxford. Confidiamo nel fatto che i cittadini possano avere maggiori riscontri positivi sotto questi aspetti e riporre maggiore fiducia in questo vaccino». Tuttavia, la percentuale di defezioni della provincia di Avellino è la più bassa della regione Campania e inoltre, nella stessa Irpinia, varia molto da centro vaccinale a centro vaccinale. Nell'ultimo giorno di somministrazioni, sabato scorso, su 1081 dosi di AstraZeneca (destinato agli over 70 e da oggi anche agli over 60) ne sono state fatte 856, quindi con 225 defezioni (pari al 20 per cento). Era andato molto peggio venerdì quando un irpino su 3 non si era presentato o aveva rifiutato di fare il vaccino AstraZeneca (2mila 899 le prenotazioni, 2mila 29 le dosi somministrate, quindi 870 assenti).

Novità, nel corso di questa settimana, per la postazione drive-in dell'Esercito presso la caserma Berardi di viale Italia ad Avellino. L'orario di apertura dovrebbe essere esteso con una finestra pomeridiana (adesso si vaccina dalle 8 alle 14) per tentare di raddoppiare i vaccini (passando da 100 a 200 al giorno). Inoltre, l'Esercito entro la fine del mese lascerà campo Genova per traslocare a Pianodardine. L'area alle spalle dello stadio Partenio, dove i militari fanno i tamponi rapidi e molecolari, deve essere liberata per fare spazio al mercato bisettimanale. Dunque, l'Asl di Avellino ha chiesto e ottenuto in comodato d'uso gratuito un'area all'esterno della sede di Pianodardine del consorzio Asi (Area di sviluppo industriale).