Covid, positivi due alunni al Colletta
niente allarme, erano isolati a casa

Covid, positivi due alunni al Colletta niente allarme, erano isolati a casa
Venerdì 17 Settembre 2021, 09:27 - Ultimo agg. 09:56
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Ad Avellino è già psicosi Covid. Le notizie dei casi registrati in alcune scuole italiane a pochi giorni dall'avvio del nuovo anno scolastico hanno innescato timori e allarmismo anche nel capoluogo irpino. Emblematica la segnalazione riguardante due studenti del liceo Colletta che, sì, hanno contratto il virus ma molto prima dell'avvio delle lezioni e, quindi, sia mercoledì che ieri sono risultati assenti. La comunicazione è avvenuta da parte dei genitori in maniera riservata alla preside Annamaria Labruna che, però, non ricorrendo alcuna condizione relativa ai dispositivi di sicurezza anti-covid non ha dovuto prendere alcun provvedimento, pur restando attenta all'evoluzione della vicenda. Dunque, nessuna classe in quarantena come pure qualcuno vociferava in città. Si tratta di situazioni pregresse spiega Labruna che non hanno comportato nessuna segnalazione all'Asl. I ragazzi, poi, in questi giorni sono risultati assenti, speriamo che guariscano in fretta.

L'episodio, però, diventa l'occasione per mettere in evidenza, grazie all'aiuto della stessa dirigente scolastica, alcune crepe nel sistema di comunicazione Asl-Scuola e, soprattutto, le carenze legate alla mancata disciplina di diverse situazioni che possono venirsi a creare nel corso dell'anno scolastico. Su alcune circostanze che potrebbero verificarsi quotidianamente - dice la preside - non abbiamo un protocollo che, in concreto, ci dice come comportarci. In pratica, non ci sono dispositivi più precisi rispetto a quanto regolamentato a livello nazionale. Indicazioni che altrove, ho potuto appurare, sono venute direttamente dalle Asl che hanno implementato le regole da seguire nei vari casi. Ed in effetti, districarsi, tra circolari ministeriali, vecchi protocolli dell'Istituto Superiore di Sanità e aggiornamenti parziali, non sembra per nulla facile.

Ma, mentre il falso allarme ha acceso la spia tra i dirigenti scolastici, dall'Asl finora i vari istituti non sono ancora riusciti ad avere neanche l'istituzione di un numero di telefono dedicato, nonostante le pressioni dei sindacati di categoria e l'invito della prefettura ad attivare una linea diretta. Bisogna distinguere i provvedimenti da adottare in base al fatto che ci siano isolamenti o contatti stretti di positivi continua Labruna che vanno in quarantena e per loro si attiva la Dad.

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Poi, per i vaccinati i tempi per fare il test di verifica sono stati ridotti. In ogni caso, anche per chi è in isolamento fiduciario, prima del reinserimento in classe c'è bisogno del tampone negativo. Ma anche qui, c'è una varietà di ipotesi che possono configurarsi e per le quali non abbiamo avuto input come, ad esempio, per chi non si negativizza dopo i 21 giorni. Insomma, sarebbe auspicabile che chi di competenza ci dicesse cosa fare. Un'altra questione aperta è se far scattare la Dad, non prevista per l'alunno che ha contratto la malattia, nel caso in cui lo stesso sia asintomatico. Certo, potrebbe essere la stessa famiglia a farne richiesta ma anche questo è un esempio di vacatio nella norma. Per la preside del Colletta è giusto agire secondo buon senso e cercare soluzioni favorevoli a non interrompere l'istruzione dei ragazzi. E poi conclude - questa Dad, che tutti hanno demonizzato, può e deve essere sfruttata in situazioni di impossibilità a raggiungere la scuola. Se ci fossero richieste singole per motivi di salute, dunque, darei l'autorizzazione per garantire il diritto allo studio. In attesa di novità da parte dell'Asl, sempre sul fronte dei controlli e della disciplina di sicurezza anti-covid, arriva l'ufficializzazione che in Irpinia saranno 14 le cosiddette scuole sentinella, quelle che cioè, a campione, faranno tamponi salivari ai loro studenti per realizzare uno screening generale e cercare di intercettare eventuali casi di asintomatici in maniera rapida. Gli istituti interessati sono quelli del primo ciclo, infanzia, elementari e medie. Il kit con i test sarà consegnato alle famiglie e il tampone antigenico somministrato a casa. Intanto, potrebbero creare disagi sull'organizzazione didattica i circa 200 ricorsi presentati dai docenti supplenti e pervenuti al Provveditorato. Tra una settimana i primi responsi sui rilievi segnalati che potrebbero comportare modifiche sulle assegnazioni degli incarichi.
 

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