Cuore di maiale al medico legale
per una perizia sfavorevole a una ditta

Cuore di maiale al medico legale per una perizia sfavorevole a una ditta
Mercoledì 29 Settembre 2021, 08:35 - Ultimo agg. 09:03
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Avviso conclusioni indagini per due imprenditori di Mugnano del Cardinale, padre e figlia: sono ritenuti responsabili dal Pm della procura di Avellino, Paola Galdo, di minaccia grave nei confronti del medico legale Lamberto Pianese. I due sono stati individuati, a seguito delle indagini della squadra mobile di Avellino coordinata dal vice questore Gianluca Aurilia, come i responsabili del recapito di un cuore di maiale sotto vuoto al medico legale.

Padre e figlia, imprenditori titolari di una piccola impresa di Mugnano del Cardinale, furono gli autori della minaccia al medico legale del tribunale di Avellino a seguito di una perizia medico che quest'ultimo aveva redatto e non era risultata loro favorevole.

In particolare la donna che era stata vittima di un infortunio, per il quale aveva chiesto un risarcimento all'assicurazione, era stata visitata da Pianese su incarico del magistrato del tribunale di Avellino. Il professionista si vide recapitare a maggio di quest'anno, contenuto in pacco presso la sede dell'Asl di Avellino di via Roma contenente un cuore di maiale sotto vuoto.

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Una chiara minaccia nei suoi confronti che sconcertò il professionista.
Le immagini di una telecamera hanno consentito di risalire a coloro che hanno organizzato la spedizione. Il mezzo di un'agenzia di recapiti autorizzata, che aveva consegnato il cuore si era fermato in doppia fila a via Roma nei pressi dell'Asl, ne era sceso il fattorino con cappellino di ordinanza che aveva effettuato la consegna. Da quel momento erano scattate le indagini a partire dalla targa del furgoncino.
Inequivocabile che si trattasse del mezzo che aveva effettuato la consegna: corrispondevano ora e luogo, come da testimonianza dell'agente della vigilanza che aveva ritirato materialmente la spedizione. Il medico legale Carmen Sementa aveva poi certificato che si trattasse di un cuore di maiale.


I due avevano chiesto un risarcimento a causa delle lesioni, a loro dire riportate dalla donna in un incidente, e si trattava tra l'altro di una cifra cospicua. Ma quando hanno visto il referto di Pianese che ridimensionava l'intera vicenda, è scattata la ritorsione. Le lesioni non corrispondevano alla descrizione del fatto. Con la conseguenza che l'assicurazione non ha pagato. Il cuore inviato nella scatola sembrava essere una vera minaccia, non un messaggio del tipo: «Sei senza cuore». Almeno così è sembrato al magistrato che aveva dovuto prendere atto che la donna non si era nemmeno presentata alla convocazione presso il suo ufficio. Di qui la chiusura indagini e la formulazione dell'ipotesi di reato.


Il cuore era sigillato, in una busta sottovuoto. Poi era stato infilato in una scatola normale per spedizioni e inviato «al dott. Lamberto Pianese, personale». «Mai avuto una minaccia - aveva detto il medico - , al massimo contrasti nell'ambito di lavoro, come medico del Sert qualche scontro con qualche paziente con problemi di droga».

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