Dall'Est Europa all'Irpinia in 12 ore:
così il virus viaggia a bordo del pulmino

Dall'Est Europa all'Irpinia in 12 ore: così il virus viaggia a bordo del pulmino
di Vincenzo Castaldo
Mercoledì 8 Luglio 2020, 08:35
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Secondo caso di positività al Covid-19 nel nucleo familiare di nazionalità romena che risiede da qualche anno nel centro storico di Moschiano e che si è ampliato di recente con dei parenti giunti in paese direttamente dall'est utilizzando quei pullman privati che garantiscono perlopiù a braccianti e badanti di approdare in Campania con un viaggio della durata di dodici ore circa. 

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Si tratta di un 32enne che lavora come operaio in un'azienda agricola di Pignano di Lauro, il cui proprietario si è già messo in quarantena. L'uomo, completamente asintomatico, è stato sottoposto al test del tampone naso-faringeo dai sanitari dell'Asl di Avellino a poche ore dalla positività riscontrata alla connazionale e coetanea che sei notti fa è stata accompagnata d'urgenza all'ospedale civile di Nola per partorire. Risultato negativo al primo tampone, processato all'Istituto Zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno di Portici assieme ad altri trentacinque che hanno dato risultati analoghi facendo tirare un respiro di sollievo a tutta la comunità, il 32enne romeno è stato sottoposto nelle successive 48 ore a un secondo test diagnostico che ha dato esito positivo. L'uomo, già in quarantena obbligatoria presso la sua abitazione, non ha febbre né sintomi simil-influenzali come tosse, mal di gola e spossatezza. Le sue condizioni di salute sono buone. Tuttavia, è molto probabile che nelle prossime ore sarà disposto il suo ricovero al Moscati di Avellino presso il reparto specializzato anti Covid-19, riaperto per fronteggiare nuovi ed eventuali cluster dopo quelli registrati nei giorni scorsi tra l'area serinese e Rotondi. 

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I due casi di positività al Covid-19 emersi a Moschiano hanno suscitato timore in tutta la comunità del Vallo e fanno riflettere sulla pericolosità di questi arrivi in Campania di cittadini dell'est in assoluta promiscuità a bordo di pullman privati più o meno grandi. Giusto l'altro ieri, il governatore della Campania De Luca ha lanciato l'allarme chiedendo controlli più rigorosi alle frontiere interne. E non sembrano esserci dubbi sul fatto che il 32enne romeno risultato positivo a Moschiano sia stato contagiato proprio durante il viaggio che lo scorso 7 giugno gli ha consentito di rientrare nel Vallo con un pullman privato di cui si sono avvalsi anche altri suoi connazionali, perlopiù braccianti e badanti, allo scopo di giungere in Campania. Questo viaggio, durato dodici ore circa, il 32enne infetto l'ha condiviso peraltro con la connazionale e coetanea che sei notti fa è risultata positiva all'ospedale civile di Nola, dove era stata accompagnata per partorire dal marito e da un suo vicino di casa, entrambi risultati negativi al test diagnostico. Inoltre, pare che assieme a loro sia giunto nel Vallo un terzo connazionale, che avrebbe subito trovato lavoro come bracciante agricolo tra Lauro e Pago. 

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A Moschiano, intanto, prosegue l'intensa attività di screening disposta dall'Asl di Avellino al fine di stanare altri possibili asintomatici tra coloro che hanno avuto contatti diretti e indiretti con i due romeni che hanno contratto il Covid-19. Nella giornata di ieri sono stati eseguiti circa cento tamponi naso-faringei, con i sanitari che hanno potuto usufruire di alcuni ambienti del Palazzo municipale. I tamponi sono stati già inviati all'Istituto Zooprofilattico per essere processati. Nella giornata di oggi si attendono invece i risultati dei quaranta test diagnostici eseguiti successivamente ai trentasei da cui è emerso il secondo positivo. In tutto ciò, la donna risultata positiva lo scorso venerdì continua a trovarsi in isolamento nel reparto specializzato anti Covid-19 dell'Azienda ospedaliera universitaria «Federico II» di Napoli. Le sue condizioni di salute sono buone, così come quelle del figlio neonato che non avrebbe contratto il virus.

 

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