A Celzi, la frazione martire, la popolazione è composta soprattutto da anziani. Dieci famiglie in totale composte da ventidue persone. Mobili per strada per rimuovere il fango dalle case, auto semisommerse nei garage. Ora c'è chi pensa di andare via. Proprio a causa dell'alluvione, hanno deciso di prendere casa altrove, pur conservando quella nel borgo. Rimbomba il rumore delle pompe idrovore che lavorano per un tratto imponente: un chilometro e 200 metri. Con l'impianto di sollevamento bisogna superare il dislivello della frazione.
E sperare che il tempo regga. Il giorno dopo Celzi di Forino porta i segni evidenti della furia dell'acqua. Ferite per il borgo e per le persone che lo abitano. Sono in pochi ancora a resistere alle spallate periodiche degli allagamenti. Alcuni hanno deciso di spostarsi altrove. Un trasloco forzato. «Abbiamo famiglie che hanno perso tutto», urlano dal municipio.
Ancora presto per fare una stima dei danni. Ma sono ingenti. L'altro ieri, a differenza del passato, l'acqua è arrivata da più parti, inondando tutto nel giro di pochi minuti.
Le idrovore stanno funzionando da ore per cercare di emungere tutta l'acqua, che in parte sta defluendo nell'impianto fognario. Tra le case il livello è sceso di parecchio. In alcune aree è intorno ai trenta centimetri. Nelle campagne, invece, si sfiora il metro. La media tra i noccioleti è di ottanta centimetri. I vigili del fuoco stanno togliendo l'acqua da scantinati, box, piano terra delle abitazioni di tutta Celzi.
I problemi maggiori oltre alla parte di via San Nicola, anche in via Vaticale, via San Pietro, via Guido Dorso. E non solo la frazione. Anche la parte più alta del territorio ha sofferto. La bomba d'acqua venuta giù nello spazio di poco tempo ha fatto straripare i canali fluviali e di conseguenza si sono allagate le abitazioni a ridosso. Si sono allagati gli androni di alcuni condomini del paese. Il fango, i detriti sulle strade raccontano quanto sia stata potente la bomba d'acqua dell'altro ieri pomeriggio che ha causato danni anche lungo la ex statale 88 dove c'è stato uno smottamento e a Contrada. Nella zona di via San Nicola a Celzi è ancora necessario muoversi a bordo dei gommoni dei caschi rossi. A disposizione ci sono anche quelli della protezione civile locale. I pompieri, tra l'altro, stanno fornendo beni di prima necessità.