Depurazione, non c'è accordo tra IrpiniAmbiente e i sindacati

Fondamentale trovare una soluzione che tuteli i dipendenti

Depurazione, non c'è accordo tra IrpiniAmbiente e i sindacati
Depurazione, non c'è accordo tra IrpiniAmbiente e i sindacati
di Michele De Leo
Giovedì 26 Gennaio 2023, 08:03 - Ultimo agg. 18:54
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Fumata nera dal confronto tra i sindacati ed i vertici di Irpiniambiente per l'affidamento temporaneo del servizio di depurazione. Il verbale di mancato accordo tra le parti è la conseguenza più naturale di un vertice in cui le aspettative di lavoratori e parti sociali si scontrano con i piani aziendali, senza trovare alcun punto in comune. Paradossalmente, con il passaggio alla società provinciale, gli addetti della depurazione vedrebbero peggiorare la loro condizione senza alcuna certezza sul futuro. In attesa del bando di gara - l'Asi dovrebbe emanarlo entro dodici mesi - per l'affidamento pluriennale degli impianti di depurazione, Irpiniambiente sarebbe pronta a subentrare nella gestione ordinaria esclusivamente attraverso l'utilizzo delle risorse previste dalla convenzione con l'Asi ed il ricorso alla cassa integrazione.

La società provinciale non apporterebbe alcun valore aggiunto.

Anzi, vorrebbe procedere all'acquisizione del personale andando in deroga all'articolo 2112 del codice civile che regolamenta il Mantenimento dei diritti dei lavoratori in caso di trasferimento d'azienda, puntando al demansionamento di alcuni dipendenti.

Allo stato attuale evidenziano i segretari di Fiom Cgil, Uilm, Fismic ed Ugl metalmeccanici ed i rappresentanti dei lavoratori riteniamo non accettabile il percorso proposto dai vertici di Irpiniambiente e ci riserviamo di coinvolgere le parti istituzionali interessate. La proposta che potrebbe arrivare ai vertici dell'Asi ed alla curatela fallimentare prevedrebbe la proroga della gestione all'Asidep a riguardo si registrerebbe lo scetticismo della curatela fallimentare soprattutto a causa del forte indebitamento della società - ed un'accelerazione delle procedure per l'emanazione del bando di gara per l'affidamento pluriennale degli impianti di depurazione. La questione sarà discussa questa mattina quando i segretari Giuseppe Morsa, Gaetano Altieri, Giuseppe Zaolino e Ettore Iacovacci saranno davanti alla sede di Pianodardine per fare il punto con i lavoratori e provare ad avere un confronto informale con il presidente dell'Asi Pasquale Pisano.

In questo momento evidenziano i rappresentanti sindacali è fondamentale trovare una soluzione che tuteli i dipendenti. In tal senso, ci aspettiamo un'assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti interessati, in primis del Presidente della Provincia che aveva assunto l'impegno di mettere in campo un'azione credibile per il rilancio del settore, ed un'accelerazione per l'avvio della gara per la gestione degli impianti di depurazione. I sindacati incontreranno nuovamente i vertici di Irpiniambiente per provare a definire un'intesa che, in questo momento, appare lontana il prossimo due febbraio. Difficile, infatti, che la società provinciale possa presentare un piano di gestione diverso da quello prospettato e respinto dalle organizzazioni di categoria, che hanno dichiarato di comprendere la posizione di Irpiniambiente. Le problematiche che si frappongono al rilancio del settore sono ataviche e ben note: dall'inadeguatezza di una convenzione da 70mila euro mensili che bastano appena per il pagamento dei servizi, fino ai mancati lavori sugli impianti di depurazione che oggi riescono solo a garantire l'ordinario e non lo smaltimento del percolato per conto terzi, che è l'attività maggiormente remunerativa. Per sindacati e lavoratori è singolare, però, che a distanza di poco più di un anno dal completamento di lavori di ammodernamento tecnologico costati oltre cinque milioni di euro gli impianti di depurazione non siano nelle condizioni di lavorare a pieno regime.
 

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