Il vicecommissario provinciale di Fratelli d'Italia, Giovanni D'Ercole, mette nel mirino il parlamentare del Movimento 5 Stelle, Michele Gubitosa. Materia del contendere le dichiarazioni rese dall'esponente grillino rispetto alle elezioni amministrative al comune di Avellino.
«Duole leggere l’intervista dell’esponente nazionale dei 5 Stelle, on. Michele Gubitosa, il quale nel tentativo maldestro di nascondere un disonorevole patto di ferro con il PD, partito responsabile dello sfascio amministrativo degli ultimi 30 anni nella città di Avellino e detentore di tutti i gangli di potere provinciale, attribuisce - secondo non si sa quale fonti – dinamiche di alleanze per il centrodestra alquanto lontane dalla realtà. Infatti, secondo la fervida immaginazione del numero 2 nazionale grillino, il centrodestra starebbe allestendo “liste farlocche” e “di facciata” per poi accordarsi al secondo turno col sindaco uscente Festa.
Orbene, premesso che l’on.
D'Ercole chiarisce la posizione che il suo partito è pronta ad assumere in vista delle alleanze per il rinnovo del consiglio comunale nel capoluogo irpino nel 2024.
«Non soltanto il voto alla Destra sarà l’unico voto utile per mandare a casa in un solo colpo anni ed anni di devastazione amministrativa cittadina, premiando chi non ha mai condiviso la responsabilità del governo (pessimo) della città di Avellino, ma sarà anche il voto che ancora una volta premierà la coerenza delle posizioni a discapito di giocolieri che tentano disperatamente di buttare la palla in tribuna, pur di non far vedere le loro contraddizioni politiche grandi come case».
«Visto che l’on. Gubitosa è tanto amante delle domande, a lui chiediamo se l’accordo col PD che ha da sempre governato Avellino sia il motivo per cui i suoi elettori l’hanno votato alle ultime politiche; se il PD col quale sono ormai organici sia lo stesso PD di De Luca, nemico dell’Irpinia e di Avellino e se, dunque, i candidati del Movimento 5 Stelle al comune di Avellino non si sentano turlupinati nello stare insieme a quelli che, per tanti anni, hanno definito in ogni pessima maniera».