Doppi stipendi all'Asl di Avellino,
verifiche estese ad altri due anni

Doppi stipendi all'Asl di Avellino, verifiche estese ad altri due anni
di Alessandra Montalbetti
Giovedì 4 Aprile 2019, 11:41
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Inchiesta sui doppi stipendi all'Asl di Avellino, le verifiche vengono estese anche alla contabilità relativa agli anni 2013 e 2014. Dunque l'ammontare della truffa realizzata dai cinque indagati (3 medici, un contabile e un dirigente) potrebbe aumentare notevolmente. Gli agenti della guardia di finanza di Avellino, agli ordini del comandante Gennaro Ottaiano, stanno verificando la documentazione relativa anche ad altri due anni precedenti al periodo preso finora in considerazione (2015-2018) per far emergere presunte disparità tra le ore di prestazioni effettuate dai dipendenti e le somme realmente intascate dagli stessi.

Un lavoro complesso quello che stanno svolgendo gli agenti delle fiamme gialle del comando di via Pontieri dopo le dichiarazioni rese dalle persone ascoltate finora. Versioni e chiarimenti che vanno confrontati con i documenti contabili acquisiti dagli inquirenti. Dopo la riunione della Commissione Regionale sarebbe stato calcolato intorno ai 600mila euro lordi il totale degli ammanchi accertati. Ma l'ammontare complessivo della truffa potrebbe subire ulteriori variazioni al rialzo al termine degli accertamenti delle Fiamme gialle. Le indagini della guardia di finanza di Avellino continuano a ritmo serrato. Infatti nei giorni scorsi sono stati ascoltati altri medici dell'Azienda sanitaria locale di via Degli Imbimbo e sono state passate al setaccio le loro buste paga e il monte ore di lavoro realmente effettuato. Due camicvi bianchi, ascoltati di recente dalle Fiamme gialle, sono stati raggiunti dagli avvisi di garanzia. Ma l'inchiesta è destinata ad allagarsi ulteriormente in quanto, dalle indagini degli agenti della guardia di finanza di Avellino, starebbe emergendo che del meccanismo messo in piede dal contabile, finito nell'inchiesta, avrebbero beneficiato anche altre persone completamente estranee all'Azienda sanitaria locale. Ad intascare somme di denaro non dovute anche altre figure professionali che non risulterebbero né tra i dipendenti (strutturati) né tantomeno tra i profili professionali dell'emergenza (non strutturati) dell'Asl di Avellino.

 

Sarebbero emerse già numerose anomalie nei conteggi relativi alle ore di servizio effettuate e quelle pagate dall'Asl. I camici bianchi e non solo, sarebbero stati compensati indebitamente o più del dovuto. Il contabile, che ad avviso degli inquirenti avrebbe ideato il meccanismo per mettere in piedi la truffa, è stato trasferito presso un ufficio Asl della provincia irpina e non licenziato come inizialmente si era detto. L'indagine avviata dalla Procura della Repubblica e, in particolare dal sostituto Fabio Del Mauro, ha preso il via dopo la denuncia della manager della struttura sanitaria di via degli Imbimbo, Maria Morgante. Le prime acquisizioni di documenti furono effettuate poco prima delle festività natalizie.

Nel mirino degli agenti della Guardia di Finanza di Avellino, sarebbe finita l'Unità Operativa Complessa del personale non strutturato dell'Azienda sanitaria locale dove, con ogni probabilità, sarebbero state trovate le modalità e gli artifici per gonfiare gli stipendi di alcuni medici di base, agevolandone alcuni e penalizzandone altri. Gli inquirenti stanno accertando se quest'ultimi fossero o meno compiacenti. Per farlo gli agenti della Fiamme gialle hanno provveduto ad ascoltare per ben due volte il medico, originario dell'Alta Irpinia, coinvolto nell'inchiesta sui doppi stipendi dell'Asl di Avellino, accompagnato dal suo difensore, l'avvocato Antonio Rosania. Al medico e al contabile gli agenti della guardia di finanza hanno provveduto a consegnare il decreto di sequestro preventivo di tutti i beni a loro riconducibili al fine di garantire l'eventuale ristoro del danno provocato alle casse dell'azienda sanitaria locale dagli indagati.
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