Droga in città, la gang fa scena muta

Droga in città, la gang fa scena muta
di Alessandra Montalbetti
Sabato 13 Ottobre 2018, 02:36
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Piazza di spaccio in città e nei comuni limitrofi: sono rimasti in silenzio tre dei sei indagati finiti in carcere con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacente ai fini dello spaccio. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Giulio Acierno di Forino, Annunziata Cirillo di Caivano difesi dall’avvocato Gaetano Aufiero, Carmine Cucciniello difeso dall’avvocato Loredana De Risi. Hanno inteso fornire la loro versione dei fatti Carmine Barbieri difeso dall’avvocato Carmine Danna, Bruno Cucciniello e Sebastiano Orlando Teresi, difeso dall’avvocato Gerardo Santamaria che hanno respinto le accuse mosse contro di lui dagli inquirenti. Le misure cautelari in carcere, furono eseguite alle prime luci dell’alba di martedì scorso dagli agenti della squadra mobile di Avellino, coordinati dal dirigente, Michele Salemme, che dopo due anni di indagini avviate nel 2016 hanno smantellato una piazza di spaccio, dedita principalmente alla cessione di cocaina.

Fondamentali ai fini investigativi le diverse intercettazioni telefoniche, nelle quali la sostanza stupefacente spesso veniva definita dagli indagati con termini alimentari, come vino olio, latte, cioccolata, gelato. Frasi apparentemente prive di senso letterale, come argomenta il gip, che gli interlocutori intendevano benissimo, in quanto concernevano affari attinenti alle cessioni di droga. Inoltre a corroborare l’ipotesi investigativa anche numerosi pedinamenti ed appostamenti eseguiti dagli agenti in borghese e le numerose testimonianze di alcuni dei consumatori abituali. Stesse accuse mosse nei confronti di Carmine Cucciniello, gestore di un distributore di carburante con lavaggio annesso, nei pressi dello stadio Partenio che ad avviso degli inquirenti utilizzava l’attività commerciale anche per smerciare la sostanza stupefacente fino al 2016, data del suo arresto. A tal fine si precisa che nell’inchiesta avviata dalla squadra Mobile di Avellino sono estranei ai fatti i nuovi gestori dell’attività su indicata. Il legale di Carmine Cucciniello, ieri nel corso dell’interrogatorio di garanzia, ha chiesto che al suo assistito vengano concessi i domiciliari presso una comunità terapeutica, dove era, al momento dell’esecuzione della misura cautelare, già ristretto, sollevando al contempo il difetto di attualità della misura.
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