Colpo di scena nella tumultuosa vicenda della didattica in presenza: da oggi rientrano tra i banchi anche gli alunni di quarta e quinta elementare. Lo ha deciso il Tar Campania, V Sezione, che ha accolto il ricorso di un folto gruppo di genitori e stabilito l'adeguamento alle disposizioni nazionali per le scuole primarie della regione. Ai sindaci e alle Asl, comunque, viene lasciata l'ultima parola in presenza di focolai di contagio acclarati.
Nessuna ordinanza ostativa, intanto, si registra per il capoluogo irpino. Ad Avellino, infatti, appena ricevuta la notizia, la macchina organizzativa si è subito mossa. «Non c'è alcuna difficoltà afferma l'assessore alla Pubblica Istruzione, Geppino Giacobbe la situazione è sotto controllo e da parte dell'amministrazione comunale non ci sarà nessuna disposizione restrittiva.
La decisione del Tar, intanto, pone anche degli interrogativi sul prosieguo. Anche se la nota dell'Unità di Crisi di Palazzo Santa Lucia ha chiarito che nulla cambia rispetto le restanti disposizioni dell'ordinanza De Luca, l'intervento potrebbe anche accelerare i rientri in classe anche per medie e superiori. «Potrebbe anche esserci un riflesso del genere - conclude l'assessore - a meno che non si verifichi un importante aumento dei contagi». Dati che, però, dovranno essere certificati, in quanto proprio l'ordinanza del Tar mette in evidenza come «nonostante le disposte sospensioni della frequenza scolastica il contagio si sviluppa ugualmente, il che fa sorgere il legittimo dubbio sull'effettiva idoneità della misura restrittiva sull'attività scolastica in presenza ai fini della sua riduzione».
La sentenza, un po' inattesa per la verità, in Irpinia ha colto alla sprovvista qualche sindaco e i dirigenti scolastici, ma, in sostanza, dove già erano riprese le lezioni in presenza non dovrebbero esserci problemi. Per quanto concerne le medie, restano in vigore le disposizioni regionali che prevedono la sospensione delle attività in presenza fino al 23 gennaio. Mentre per le superiori si deciderà, così come previsto, successivamente alla luce delle verifiche dell'Unità di Crisi.
Nel frattempo, questa mattina rientreranno a scuola gli studenti delle elementari al completo in quasi tutti i grandi centri della provincia, a partire da Ariano. L'amministrazione del Tricolle, infatti, nonostante i casi di contagio registrati nell'asilo Mancini, terrà le scuole aperte aumentando l'azione di prevenzione.
In classe anche ad Atripalda, Monteforte e Montoro, così come a Baiano, Montefredane, Montella, Calitri, Montemarano e nella maggioranza dei comuni irpini.
Situazioni diverse, invece, sono da ricercare in quei centri dove già vigevano ordinanze che presuppongono un programma graduale di ritorno alle lezioni in presenza calibrato sulla evoluzione epidemiologica locale. Ad Avella, ad esempio, si continua in Dad per terze, quarte e quinte classi fino al 24. A San Martino Valle Caudina, causa Covid, scuole chiuse fino al 26, così anche a San Mango sul Calore ma fino al 23. A Lapio e Solofra terze, quarte e quinte e scuole medie in presenza il 25, come pure a Mercogliano dove lunedì è previsto l'ingresso dell'intero ciclo delle primarie insieme alle secondarie. Infine, restano in dad fino al 23 le scuole di Marzano, fino al 24 quelle di Domicella e fino al 30 quelle di Lauro e Bagnoli Irpino.