Il derby di Avellino: sfida nelle urne
tra i due alfieri del centrosinistra

Il derby di Avellino: sfida nelle urne tra i due alfieri del centrosinistra
di Livio Coppola
Domenica 9 Giugno 2019, 08:00
3 Minuti di Lettura
Avellino è l'unico capoluogo di provincia in Campania chiamato a misurarsi col ballottaggio amministrativo. Oggi, dalle 7 alle 23, gli elettori sceglieranno tra due candidati sindaco di centrosinistra, Luca Cipriano e Gianluca Festa, reduci da una campagna elettorale lunga e velenosa, corredata da attacchi continui, frontali e non, tra i due contendenti e i loro sostenitori, che in parallelo si giocano la gestione del Pd locale e, soprattutto, delle candidature alle regionali dell'anno prossimo.
 
I due competitor, pur essendo giovani (42 e 44 anni), hanno diverse esperienze politico-amministrative alle spalle. Luca Cipriano, giornalista ed esperto di comunicazione pubblicitaria, è attualmente presidente del Conservatorio Cimarosa di Avellino, in passato ha guidato anche il Teatro Gesualdo, sempre nel capoluogo irpino, lasciato dopo uno scontro violentissimo con l'allora amministrazione di centrosinistra di Paolo Foti, uno strappo che lo spinse ad allontanarsi dal Pd e a presentarsi già lo scorso anno alle amministrative con una lista civica e in pieno contrasto con la coalizione dem che perse al ballottaggio col M5s. Oggi invece arriva al secondo turno dopo essersi riappacificato con i democrat, o quantomeno con la segreteria provinciale guidata da Giuseppe Di Guglielmo (uomo dell'area della presidente del consiglio regionale Rosetta D'Amelio), che ha scelto di sostenerlo andando persino in contrasto con i vertici regionali del partito, che avevano provato invano a promuovere un centrosinistra unitario. Cipriano invece ha con sé la lista del Pd, due civiche di sua diretta espressione e una quarta compagine, Laboratorio Avellino, ispirata dal consigliere regionale popolare Maurizio Petracca, che a sua volta per sostenere il presidente del Conservatorio ha consumato un divorzio politico dal suo mentore Ciriaco De Mita, i cui fedelissimi sono rimasti fuori dalla competizione ma adesso sono in buona parte pronti ad appoggiare il rivale di Cipriano. Che, dicevamo, risponde al nome di Gianluca Festa, biologo, un tempo dirigente dei Verdi (è comunque in ottimi rapporti col consigliere regionale Francesco Borrelli), già vicesindaco tra il 2009 e il 2012, oggi è iscritto al Pd ma perennemente in contrasto con la segreteria. Dopo aver fatto un passo indietro l'anno scorso, una volta presentatasi la nuova occasione grazie all'interruzione anticipata dell'amministrazione M5s di Vincenzo Ciampi, Festa ha tirato dritto fin dal principio: ha chiesto pro forma al partito la celebrazione delle primarie, puntualmente non celebrate, quindi ha messo in piedi, come Cipriano, una coalizione civica di quattro liste: due prodotte in proprio, una promossa dall'ex parlamentare di Scelta Civica, la quarta organizzata dall'area dissidente dem che fa capo al deputato sannita Umberto Del Basso De Caro. Il match, evidentemente un derby, si giocherà all'ultimo voto. Al primo turno Cipriano ha raggiunto il 32,43%, pari ad oltre 10.400 voti. Festa è distante meno di quattro punti, con il 28,67%, percentuale equivalente a più di 9.200 voti. Il 26 maggio sono andati alle urne 32mila avellinesi, oggi si punta ad averne almeno 25mila. Tra i candidati a sindaco sconfitti al primo turno, solo Dino Preziosi e Massimo Passaro hanno ufficializzato l'appoggio a Cipriano. Il M5S, la Lega, Forza Italia e la Sinistra di «SiPuò» hanno lasciato libertà di voto. Va registrato il sostegno a Cipriano di Nicola Mancino e Giuseppe Gargani e dell'ex senatore Enzo De Luca. Festa oltre a quello di Del Basso De Caro e D'Agostino, ha incassato il sostegno a distanza di Ciriaco De Mita. Spettatore interessato, a qualche chilometro, il governatore Vincenzo De Luca, che ha preferito non mettere bocca sulla contesa interna al Pd.
© RIPRODUZIONE RISERVATA