Elezioni in Irpinia, i deluchiani
vincono in ordine sparso

Elezioni in Irpinia, i deluchiani vincono in ordine sparso
di Livio Coppola
Martedì 5 Ottobre 2021, 08:36
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In Irpinia vince la coalizione del governatore De Luca. Ma in ordine sparso. I 33 Comuni chiamati alle urne consegnano un risultato complessivo che, tra alleanze variabili e contrapposizioni fratricide, premia quasi sempre sindaci riferibili almeno a un pezzo dell'ampio centrosinistra che guida la Regione. Sindaci che però, aggiunti a quelli rimasti in carica dagli anni scorsi, nelle prossime settimane dovranno riunirsi, attraverso le varie «anime» del Pd e degli altri partiti, per organizzare la platea di amministratori che a dicembre andrà a scegliere il nuovo presidente della Provincia. Altro affare che interessa il mondo deluchiano, sulla cui compattezza si dovrà scommettere con un margine di prudenza.

La sfida principale di queste amministrative in salsa irpina era senz'altro quella di Monteforte. Qui ha prevalso, come 5 anni fa, Costantino Giordano, il sindaco in tuta (così si è presentato ieri durante i festeggiamenti per rispondere a chi lo attaccava per il passato «operaio» nella sua officina), l'unico in provincia capace di mettere insieme correnti del Pd spesso in lotta tra loro. Il suo «sponsor» massimo è il consigliere regionale dem Maurizio Petracca, ma in squadra figurano esponenti vicini all'asse Festa-Petitto e finanche il Movimento 5 Stelle. Dall'altro lato, lo sconfitto Angelo Montuori era sostenuto da un ex Fi come Sergio Nappi, ma soprattutto dal consigliere regionale di Italia Viva Enzo Alaia, per l'occasione schierato apertamente in contrapposizione al Pd, come non avviene ovviamente in sede napoletana.
Allo stesso tempo Alaia ha però incassato, insieme all'area del Pd che fa capo a Roberta Santaniello, la vittoria di Rossano Boglione a Lauro, mentre nella sua Avella ha festeggiato l'elezione di Vincenzo Biancardi, fratello dell'uscente Domenico, che a sua volta presto lascerà lo scranno di presidente della Provincia da tanti ambito. Sempre ad Avella, la candidata che rimarrà all'opposizione, Chiara Cacace, era invece appoggiata da Petracca, tanto per ribadire la diversità di vedute da Alaia in questa tornata amministrativa.
I due hanno comunque portato all'elezione di Francantonio Siconolfi a Guardia Lombardi, mentre a Villamaina Alaia ha portato al successo Nicola Trunfio contro la sindaca dem uscente Stefanie Di Cicilia.

Petracca, da par suo, può contare su una folta pattuglia di sindaci confermati e a lui vicini: Antonio Di Conza a Lacedonia, Pasquale Tirone a Manocalzati, Amato Rizzo a Pietrastornina, Pasquale Pisano a San Martino Valle Caudina, Vito Pelosi a Serino e Amado Delli Gatti a Torella.

Tornando in Bassa Irpinia, Alaia conferma Antonio Mercogliano a Pago, mentre a Sperone per Petracca c'è Adolfo Alaia. Doppio risultato anche per Rosetta D'Amelio: l'ex presidente Pd del consiglio regionale «conserva» i sindaci di Lioni e Calabritto, Yuri Gioino e Gelsomino Centanni. Chi invece naufraga è il candidato forte di Area dem, il primo cittadino uscente di Montefredane Valentino Tropeano, che a sorpresa viene sconfitto dal giovane avvocato Ciro Aquino, a sua volta new entry sempre in salsa deluchiana: è infatti il segretario irpino di «Noi Campani» il partito di Clemente Mastella, alleatissimo del governatore.

E poi ecco la ciliegina sulla torta ai mille gusti del centrosinistra irpino: Angelo Antonio D'Agostino. Il patron dell'Avellino calcio per ottenere una vittoria è dovuto scendere in campo in prima persona, come candidato sindaco nella sua Montefalcione. Qui, dopo la delusione di dieci anni fa, stavolta non ha toppato, portando a casa la fascia tricolore con un ampio consenso. Un modo per rientrare direttamente nell'alveo politico-amministrativo della provincia, con l'obiettivo a lungo termine di riconquistare quel seggio parlamentare perso nel 2018.

Nell'attesa, da fascia tricolore, proverà a riavvicinarsi proprio al governatore De Luca, dopo che i rapporti giocoforza si erano incrinati quando D'Agostino ha deciso di sostenere al Comune di Avellino l'attuale sindaco Gianluca Festa, le cui relazioni con il vertice della Regione sono alquanto tormentate. In tal senso D'Agostino, ora che è primo cittadino, seppur di un piccolo paese, proverà a fare da ponte istituzionale con Napoli, magari entrando proprio nel club dei papabili candidati alla presidenza della Provincia. Sarebbe in buona compagnia, visto che lo stesso Festa è già pronto a proporsi, mentre la coalizione base deluchiana potrebbe sostenere il sindaco di Montoro Girolamo Giaquinto. Sempre che resti unita, e non è affatto detto.
 

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