Va in tilt il sistema informatico dell'Ema, si blocca la produzione di quasi tutti i reparti, resta a casa per tre giorni la stragrande maggioranza dei mille dipendenti di una delle più grandi e prestigiose aziende d'Irpinia, leader mondiale nel settore aerospaziale per la produzione di palette rotoriche, statori e componenti di turbine dei motori a reazione destinati all'aviazione civile e militare.
Eccellenza tecnica e qualità produttiva fanno dell'Ema, che ha la Roll Royce tra i maggiori azionisti, un modello industriale di successo che produce , tra gli altri, per Boeing ed Airbus. Un guasto improvviso si è verificato il 17 novembre, a cui ha fatto seguito la comunicazione immediata da parte dei vertici aziendali di sospensione dell'attività lavorativa per due giorni. Poi prolungata di un'altra giornata. Non è dato sapere che cosa sia davvero accaduto, si è fatto cenno a problemi di rete, di software, al blocco dei server aziendali di non facile risoluzione.
In questi casi di solito si sospetta un attacco hacker, si ipotizza che i pirati informatici si siano inseriti nel sistema operativo dell'azienda mandandolo in tilt.
Sulla modalità di gestione del problema da parte della dirigenza Ema si registra una polemica del sindacato: «L'amministratore delegato o il direttore del personale avrebbero dovuto fare una comunicazione ufficiale ai sindacati commenta Gaetano Altieri, segretario generale della Uil - invece abbiamo appreso della vicenda passeggiando per il Corso di Avellino, e stiamo parlando di una delle più grandi ed importanti realtà produttive d'Irpinia. All'Ema dovrebbero fare un corso di relazioni sindacali. E' grave che non siamo stati informati. Sono state fornite anche alle rsu informazioni molto vaghe, prima hanno parlato di un blocco elettrico, poi dato che non si risolveva si è detto di un blocco dei software, successivamente di un blocco di tutto il sistema informatico. Di fatto nessuno sa di che natura è il problema, non ci è dato sapere se si è trattato di un attacco hacker. Lunedi 21 i lavoratori dovrebbero rientrare a lavoro». In questi giorni solo poche unità lavorative hanno continuato a svolgere regolarmente le loro mansioni in azienda. Si spera che dalla prossima settimana ci sia un ritorno alla normalità, e che questo blocco temporaneo non abbia provocato alcuna conseguenza negativa.