Emergenza Tribunale: calcinacci
piombano giù durante l'udienza

Emergenza Tribunale: calcinacci piombano giù durante l'udienza
di Alessandra Montalbetti
Martedì 26 Febbraio 2019, 10:29
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Attimi di paura nel tribunale di Avellino. Ieri mattina, intorno alle 9.30, nell'aula B, ubicata al primo piano del palazzo di giustizia sono venuti giù dei calcinacci. Il giudice monocratico Maria Rega, che stava celebrando un'udienza è stato costretto a trasferirsi nell'aula di Corte d'Assise. L'area interessata dalla caduta dei calcinacci dal soffitto - che fortunatamente non ha coinvolto nessuna persona presente nell'aula penale è stata subito transennata. L'aula è stata chiusa, al fine di evitare l'accesso agli addetti ai lavori e all'utenza. Con ogni probabilità la caduta calcinacci dovrebbe essere legata ad un problema di infiltrazione d'acqua, ma è tutto da verificare ed accertare. Un episodio quello di ieri che ha nuovamente riportato in auge la tanto discussa questione sicurezza del tribunale di Avellino, relativa all'adeguamento antisismico del palazzo di giustizia e alla normativa antincendio dei piani in elevazione dello stabile. Questione affrontata varie volte anche dalla conferenza permanente (la prossima si riunirà il 5 marzo). All'ordine del giorno vi sono i rilievi ispettivi sullo stato di conservazione e manutenzione degli edifici giudiziari e la presentazione del progetto esecutivo relativo all'adeguamento sismico del palazzo di giustizia.

 

Nell'ultima conferenza permanente, svoltasi a fine dicembre, l'ingegnere Gennaro D'Onofrio del Provveditorato della Opere Pubbliche, sede di Avellino, preannunciò che entro febbraio sarebbe stata indetta la gara per i lavori di adeguamento alla normativa antincendio dei piani in elevazione. Dunque dovrebbe essere imminente il bando. Mentre per l'adeguamento antisismico dello stabile mancano ancora alcuni passaggi burocratici, tra cui la revisione del quadro economico e il progetto esecutivo. Dunque non si sa ancora quando partiranno i lavori per l'adeguamento del palazzo di giustizia di Avellino, anche se si conoscono, per sommi capi, le modalità con le quali verranno eseguiti gli stessi. Si svolgeranno in 46 settimane circa e proseguiranno senza sosta di giorno e notte, al fine di non paralizzare il palazzo di giustizia. Ma prima di avviarli bisognerà liberare gli archivi che dovranno ospitare le attrezzature e assicurare la vigilanza. E questo è un altro problema che bisogna affrontare: reperire spazi da destinare ad archivio provvisorio. Sulle condizioni del tribunale di Avellino anche la trasmissione «Presa Diretta» ha acceso i riflettori il mese scorso riproponendo le problematiche, nonché le preoccupazioni degli addetti ai lavori che ogni giorno frequentano le aule del palazzo di giustizia.

La questione adeguamento degli uffici di Piazzale De Marsico alle recenti normative fu affrontata già nel marzo dello scorso anno, quando circa 5 milioni di euro furono trasferiti dalle disponibilità del Comune di Avellino al Ministero, Provveditorato Opere Pubbliche, per dare il via all'iter e agli interventi ordinari e straordinari di cui necessita il palazzo di giustizia. Il Comune di Avellino, dopo la firma del protocollo, non ha più alcun potere sull'esecuzione dei lavori. In quello stesso periodo il tribunale fu oggetto di altri interventi, con la realizzazione di due uscite di sicurezza al centro, con un ingresso e un'uscita pedonale ai lati su Piazza D'Armi. Lavori che durarono all'incirca una quindicina di giorni, al fine di garantire due uscite su ambo i lati del palazzo di giustizia, accrescendo il livello di sicurezza dell'utenza in caso di fuga. Lavori effettuati con la procedura di somma urgenza, dal costo di circa 45mila euro, che furono assegnati, con affidamento diretto, ad una ditta individuata direttamente dal Provveditorato alle opere pubbliche. Inoltre il progetto approvato consentì che la postazione degli agenti fosse spostata sull'estrema sinistra dell'edificio. Ad oggi nulla è cambiato.
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