Bocconcini avvelenati per cani lungo le strade centrali di Avellino. La denuncia arriva da Pietro Caterini, dirigente dell'istituto scolastico “De Sanctis-D'Agostino”.
Una disavventura che ha avuto lieto fine quella occorsa al docente avellinese che, però, ha voluto lanciare l'allarme. A raccontare l'accaduto è il diretto interessato.
E' andata bene ai suoi due cani, ma le consgeuenze sarebbero potute essere ben più serie.
«Ieri sera ho fatto una passeggiata con i miei cani da via Verdi , dove abito, fino a viale Italia, casa di famiglia presso l'ex ospedale civile, dove abitavo da ragazzo - racconta il dirigente scolastico -. Oggi ho dovuto portare il cane più piccolo dal veterinario, che ha dovuto prescrivergli una cura dopo avergli fatto una flebo per un probabile avvelenamento».
E stando al racconto di Caterini, la brutta esperienza vissuta non sarebbe isolata. Proprio dal veterinario avrebbe appreso che, nella sola giornata di ieri, altri tre padroni di cani si erano rivolti a lui con i fedeli amici a quattro zampe che presentavano gli stessi sintomi da avvelenamento.
«Nella stessa giornata sono stati curati altri cani che avevano percorso anch'essi viale Italia» denuncia il preside Caterini.
Non è la prima volta che ad Avellino vengono rinvenute esche avvelenate per animali, una pratica disumana che costituisce reato.
