Avellino, ecco la gogna per gli evasori:
«Faremo i nomi di chi non paga le tasse»

Avellino, ecco la gogna per gli evasori: «Faremo i nomi di chi non paga le tasse»
di Flavio Coppola
Martedì 24 Dicembre 2019, 11:30
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Il Comune di Avellino è pronto a pubblicare le liste degli evasori fiscali. L'iniziativa clamorosa, che ora nasce dall'esorbitante dato sui mancati versamenti legati alla Tari 2019, porta la firma del Ragioniere capo, Gianluigi Marotta. L'elenco è già stato stilato. Parla di un tasso di evasione della tassa dei rifiuti vicino al 100 per cento per quanto riguarda le imprese. Su un totale di 7,753 milioni da pagare a dicembre, infatti, ben 6,589 milioni non sono stati ancora versati. A questo esorbitante dato, poi, va aggiunto un altro 50 per cento di evasione che riguarda gli importi residui (circa 6 milioni) legati alle utenze residenziali. Insomma, roba da mandare davvero il Comune in default. Di qui la durissima contromisura del settore Finanze, che dà per imminente la diffusione del file sul sito del Comune e sta studiando gli aspetti legati al rispetto della privacy per pubblicare prima di capodanno. In linea con quanto già avviene in 16 Paesi dell'Unione Europea, anche Palazzo di Città è pronto a sbattere l'evasore in prima pagina. È lo stesso Marotta a spiegare la ratio di un atto che farà certamente molto discutere: «Si tratta di un'iniziativa che intendiamo adottare, innanzitutto, per verificare la corretta rispondenza degli importi calcolati da «Assoservizi» e degli elenchi in nostro possesso. Ovviamente, l'auspicio è che stimoli anche i contribuenti ad adeguarsi prontamente». Il tutto, anche e soprattutto perché come ricorda il dirigente - «un tasso del genere di evasione fiscale impatterà in maniera dirompente sul bilancio Consuntivo 2019 e sugli accantonamenti necessari nel Fondo crediti di dubbia esigibilità. Significa, insomma, che così aumenterà pesantemente il disavanzo comunale». Non sfugge, in ogni caso, la volontà del Comune di ingenerare un meccanismo disincentivante per gli evasori, con una vera e propria sanzione reputazionale per chi non paga. Un caso che rientra appieno nel dibattito nazionale ed internazionale sull'opportunità di rendere noti i nomi, o i codici fiscali, e soprattutto gli importi, di chi non regola i propri impegni con il fisco.

Ma chi sono le partite Iva che non pagano la Tari ad Avellino? Negli elenchi consegnati al settore Finanze dal concessionario esterno «Assoservizi» c'è davvero di tutto. Importi per diverse migliaia riguarderebbero il mancato versamento di alcuni enti pubblici, tra cui l'Inail e l'Ispettorato, di partiti politici, organismi religiosi, grandi imprese di Pianodardine e aziende dei trasporti. Insomma, un vero e proprio esercito di grandi evasori le cui coordinate, prima della fine dell'anno, finiranno in rete e saranno consultabili da tutti. Guerra senza quartiere agli evasori fiscali, dunque, nell'ambito di un'offensiva dalla quale «Assoservizi» conta di poter recuperare in tutto fino a 10 milioni. Risorse, queste, che servirebbero come il pane anche in considerazione del fatto che l'ente, che ha dichiarato il pre-dissesto ormai la scorsa primavera, non ha ancora ricevuto gli otto milioni di euro, che rappresentano l'anticipazione dei 16 totali che gli spettano dal Ministero dell'Interno. Come annunciato nei giorni scorsi, l'assessore alle Finanze di Piazza del Popolo, Vincenzo Cuzzola, insieme al sindaco, Gianluca Festa, ha indirizzato una missiva ufficiale al Viminale per ottenere notizie definitive. «Vista la deliberazione del 25 maggio 2019, avente ad oggetto il ricorso al piano di riequilibrio pluriennale - scrive l'amministrazione comunale - e la richiesta inviata a mezzo posta elettronica certificata il 28 maggio 2019 con la quale si richiedeva l'accesso al fondo di rotazione, e considerato che il Consiglio comunale, il 21 agosto 2019 ha approvato il piano di riequilibrio, a voi trasmesso il 23 agosto, si chiede nuovamente l'erogazione dell'anticipazione del fondo di rotazione per l'importo di 8 milioni di euro». Un gesto, quello firmato anche dal Ragioniere capo dell'ente, che certifica la posizione dell'esecutivo Festa rispetto ai rumors - finora smentiti - di una bocciatura della procedura avviata dall'ex commissario straordinario, Giuseppe Priolo. Nel frattempo, nè il piano di assunzioni valido sul 2019, nè le risorse attese per il pagamento dei debiti fuori bilancio del Comune, hanno incassato l'atteso via libera. Di qui la necessità di archiviare il caso. Nella giornata di ieri, poi, aveva tenuto banco anche l'indiscrezione giunta dal consigliere di opposizione, Nicola Giordano, sull'irregolarità del Documento unico di regolarità contributiva dell'ente, circostanza che impedirebbe al Comune di incassare i finanziamenti regionali. Per il settore Finanze, però, il problema non sussiste. Tanto meno esisterebbero problemi di natura ostativa rispetto alla ricezione delle risorse.
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