I soldi ci sono. Nessun taglio alle corse extra dei bus scolastici. Decisiva la mediazione del prefetto di Avellino, Paola Spena, che ieri mattina ha discusso della questione, in videoconferenza, con la responsabile dell'Ufficio scolastico provinciale (Usp), Rosa Grano, con la dirigente del settore Trasporti e Mobilità della Regione, Maria Sofia Di Grado, con l'assessore comunale alla Pubblica istruzione, Giuseppe Giacobbe, e coi riferimenti di Air Campania e Sita Sud.
Trovata la quadra.
La svolta, come detto, ieri mattina nel corso di un vertice a distanza: «Eravamo molto preoccupati», dice la responsabile dell'Usp Rosa Grano. «Così come eravamo a conoscenza della possibilità di un decreto governativo di sostegno: ora abbiamo la certezza che il provvedimento ci sarà e avrà effetti, attraverso lo stanziamento delle risorse necessarie, entro la metà del prossimo mese sulla base di un decreto di prossima definizione che sarà pubblicato, appunto, entro due settimane. Dunque, possiamo andare avanti fino alla fine dell'anno scolastico (8 giugno, ndr)». Lo stop alle corse aggiuntive avrebbe creato molti disagi: «In questo particolare momento osserva ancora Grano coi contagi da Covid-19 in aumento è quanto mai opportuno continuare in questo modo evitando che gli studenti si assembrino sui mezzi di trasporto pubblico».
Il capoluogo irpino, interessato allo sfalsamento degli orari di ingresso tra biennio e triennio, registra un afflusso di oltre 4mila 500 studenti delle superiori provenienti dall'Irpinia: «Considerando anche l'alto tasso di positività al Covid che ancora c'è in Irpinia, la provincia di Avellino rientra tra quei casi che il governo finanzia proprio per evitare disagi e problematiche». Il rischio di un taglio delle corse era stato annunciato l'altro giorno dall'Air, la società di trasporto pubblico locale sulla quale viaggiano la maggior parte degli studenti della provincia di Avellino. Le corse scolastiche inserite per il capoluogo, 40 tra quelle della mattina e quelle del primo pomeriggio, senza l'intervento del governo sarebbero in parte saltate in quanto non più sostenibili dall'Azienda e per essa dalla Regione Campania (che ne è l'unica azionista). Per questo l'Air, aveva annunciato lo stop al raddoppio sulle tratte più affollate e, soprattutto, allo sfalsamento degli ingressi alle superiori di Avellino (alle 8.15 e alle 9.15). Con la possibilità, una volta cancellate queste corse, di rivedere assembramenti sia sopra i mezzi, in numero carente nella versione ordinaria per tutti i pendolari che si spostano dalla provincia alla città, sia davanti ai plessi scolastici.
L'Air, nei giorni scorsi, non ricevendo comunicazioni sulla copertura finanziaria per le corse aggiuntive da parte del Ministero, aveva fatto sapere di «procedere a rimodulare i servizi», precisando che «la revisione del piano, su ambito regionale» avrebbe interessato «soprattutto i servizi del trasporto scolastico». Nei due anni di pandemia l'azienda regionale di trasporto pubblico ha assicurato quotidianamente 203 corse aggiuntive. Dalla fase 2, fino ad oggi, in alcune province i servizi sono stati incrementati del 50 per cento rispetto al piano originario. Nei bacini di Avellino e Caserta sono state garantite rispettivamente 94 e 95 corse giornaliere supplementari, 8 i servizi aggiuntivi su Napoli e 6 a Benevento. Si va avanti così.