Frigento, donna di 64 anni muore dopo
un'operazione alla tiroide: scattano 22 avvisi di garanzia

Frigento, donna di 64 anni muore dopo un'operazione alla tiroide: scattano 22 avvisi di garanzia
Martedì 30 Giugno 2015, 22:31 - Ultimo agg. 1 Luglio, 10:45
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FRIGENTO - Ci sono ventidue avvisi di garanzia per la morte di Carmela Santoli, la 64enne di Frigento deceduta dopo un intervento alla tiroide. Ad emettere le notifiche a carico di medici e paramedici che hanno preso in cura la donna il pm Giuliana Giuliano, della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Le indagini degli inquirenti casertani sono partite a seguito di un esposto presentato dalla figlia di Carmela Santoli per una morte sospetta a seguito di intervento di tiroidectomia per gozzo colloido–cistico. Il calvario di Carmela Santoli è durato dieci giorni dal momento dell’operazione. La donna è stata sottoposta all’intervento il 17 giugno in una struttura sanitaria irpina. All’uscita della sala operatoria, dopo un intervento durato diverse ore, secondo i familiari la donna era cosciente, parlava con tutti, ma presentava problemi respiratori molto vistosi. Per i medici si trattava di uno spasmo tracheale, quindi tutto in linea con il decorso post operatorio. Da qui l’applicazione del protocollo medico previsto. Per la figlia della paziente invece la situazione non era per nulla tranquilla. Il giorno dopo Carmela è entrata in coma. Trasferita in una struttura sanitaria casertana le è stato riscontrato un edema cerebrale. A distanza di 24 ore da questo secondo ricovero arriva il decesso il 26 giugno. Tanti i dubbi per una situazione che è precipitata in pochi giorni. I familiari allora hanno pensato di rivolgersi all’avvocato Guerino Gazzella di Ariano Irpino che ha raccolto tutte le informazioni possibili prima di adire le vie legali. Da qui la presentazione dell’esposto presso il Commissariato di Ariano Irpino contro presunti responsabili della morte di Santoli. Nell’immediato l’avvocato Gazzella ha chiesto all’autorità giudiziaria il sequestro della cartella clinica dalla quale si potranno valutare anche le cure somministrate dopo l’intervento alla tiroide. Sulla base di questi elementi la Procura di Santa Maria Capua Vetere, competente per territorio, ha disposto l’autopsia della 64enne. Il pm ha quindi notificato ventidue avvisi di garanzia a carico di quanti abbiano potuto avere presunte responsabilità. Gli indagati possono formulare nelle prossime ore l’istanza di incidente probatorio per acquisire i mezzi di prova prima della fase del dibattimento. Dovranno infatti chiarire al magistrato il tipo di intervento effettuato, le eventuali complicazioni e quindi i rimedi messi in atto.
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