Lavori in galleria, frana bis sulla villetta: famiglia sgomberata

I proprietari dell'immobile: "Ci sembra di rivivere un incubo, è la seconda voragine dopo quella di ottobre"

Lavori in galleria, frana bis sulla villetta: famiglia sgomberata
Lavori in galleria, frana bis sulla villetta: famiglia sgomberata
di Nicola Diluiso
Sabato 25 Novembre 2023, 09:45 - Ultimo agg. 11:23
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Nuova frana, vecchie ferite. «Le nostre legittime speranze di poter ritornare a vivere quanto prima nella nostra casa, sembrano svanire e diradarsi, così come si stanno diradando le promesse che ci sono state fatte lo scorso mese». Lo dichiara Pierina Cipriano, la proprietaria della villetta in via Lappierti a Frigento. La docente è ancora scossa. E ci riferisce dell'evento che si è registrato a pochissima vicinanza dalla sua abitazione, lungo il cantiere della strada a scorrimento veloce Lioni-Grottaminarda: «Appena stamani (ieri, ndr) mio marito (Mario Ciullo, dipendente presso lo stabilimento Iia di Flumeri, ndr) è passato dinanzi casa e ha scoperto che c'è stata una nuova frana, proprio a ridosso del grande smottamento avvenuto in precedenza. Non ne possiamo più: ci sembra di vivere un incubo».

Lo scorso mese di ottobre una parte del perimetro antistante la villetta fu letteralmente ingoiato da una voragine del diametro di circa 7 metri - che in piena notte trascinò nel vuoto il cancello d'ingresso elettrico, il varco pedonale, compreso un piccolo gabbiotto, con una parte del muro in cemento e relativa recinzione.

L'evento è concatenato ai lavori di realizzazione della "Galleria San Filippo", l'infrastruttura più impegnativa della tangenziale delle zone interne. E così a poche settimane di distanza la paura non si placa.

Nel caso specifico più che di una frana e/o smottamento si parla di "fornello", vale a dire un distacco improvviso dalla volta della galleria. «Siamo sinceramente scoraggiati ed i nostri cuori sono infranti spiega la signora Pierina -. Ora dovranno certamente procedere al riempimento con il calcestruzzo, e poi attendere molti giorni prima di ripristinare lo stato dei luoghi. Il che significa che i tempi si prolungano, eccome». Dallo scorso mese i coniugi, vista anche l'ordinanza di sgombero, vivono in un'altra dimora.

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«Ma il nostro cuore descrive la docente è in lacrime. E chissà se per Natale riusciremo a varcare la soglia di casa e vivere in serenità con il resto dei nostri familiari. Non siamo tecnici, ma secondo noi chi di competenza deve agire diversamente. Non è possibile che accadano queste cose in un cantiere per la cui realizzazione sono stati compiuti molteplici sondaggi e sostenuto costi milionari». Degli aspetti tecnici, sul caso, interviene l'ingegnere Giancarlo D'Agostino, direttore dei lavori della Lioni-Grottaminarda.

«Più che di smottamento descrive - si tratta tecnicamente di un fornello di galleria. E sicuramente parliamo di un evento che non ha la stessa entità del precedente. Purtroppo, ci troviamo in una zona caratterizzata a tratti da sottosuoli di sabbia. Ed eventi come quello appena registratosi non costituiscono una rarità in rapporto alla tipologia di terreno». La famiglia Ciullo-Cipriano è preoccupata. Di contro l'ingegnere D'Agostino rassicura: «Comprendiamo tutto, il dispiacere e l'amarezza, ma possiamo rassicurare sul fatto che non è stata compromessa la stabilità del fabbricato». Impresa ed operai subito ai lavori eccezionali e d'urgenza per far fronte all'imprevisto. «Ci siamo attivati per effettuare tutte le perizie possibili, al fine di rasserenare tutti e per garantire la massima sicurezza al contesto abitativo e naturalmente a quello del cantiere», spiega il direttore. Il quale annuncia: «Le azioni di ripristino sono già cominciate. Dobbiamo prima sistemare la protezione della linea elettrica e successivamente interverremo sul recupero della viabilità che, dunque, resterà chiusa sino a quando non abbiamo superato perlomeno di 15-20 metri il fornello generatosi sulla galleria».

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