«Sei gay, suicidati» e gli sputa in faccia:
aggressione choc a minore in Campania

«Sei gay, suicidati» e gli sputa in faccia: aggressione choc a minore in Campania
di Katiuscia Guarino
Mercoledì 16 Settembre 2020, 08:56
3 Minuti di Lettura

«Sei gay, suicidati». Sarebbero solo alcune delle gravissime parole offensive proferite all'indirizzo di un ragazzino del luogo. Che con la sua famiglia ha presentato cinque denunce. Se dovessero trovare riscontro, farebbero emergere un quadro davvero poco edificante.

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A portare la vicenda alla ribalta è l'avvocato Rolando Iorio che assiste la presunta vittima, un 17enne di Altavilla Irpina. Secondo quanto fa sapere il legale, il minore da anni è vittima di angherie ed offese pronunciate da alcuni suoi concittadini, ed in particolare da una 45enne del posto, la quale non perderebbe occasione per offendere e denigrare pubblicamente il giovane, colpevole soltanto di essersi scoperto donna in un corpo di uomo.
Una situazione che si trascina da troppo tempo e che ha spinto la famiglia del ragazzo a presentare ben cinque denunce alla Procura della Repubblica di Avellino, dallo scorso giugno e fino a ieri mattina. In base a quanto raccontato nell'esposto dai familiari assistiti dall'avvocato Iorio, da circa 2 anni la donna appena incontra il diciassettenne gli urlerebbe frasi d'ogni genere: «Non sarai mai una donna. Chiuditi in casa. Ti devi suicidare».

Il legale fa sapere che la quarantacinquenne avrebbe anche sputato addosso al minorenne. E questo senza mai che ci fosse una reazione da parte di qualcuno presente agli esecrabili episodi. Un aspetto che amareggia i familiari e gli amici del ragazzo. Nelle denunce, inoltre, si fa presente che la donna avrebbe iniziato addirittura ad attaccare il giovane attraverso commenti dello stesso tenore postati sui social network, scatenando altri messaggi volgari da tutt'Italia. Pare che la 45enne abbia persino scritto il nome del minore e la sua data di nascita in alcuni post sui canali internet.

Una situazione divenuta insostenibile. Così dopo anni di inerme sopportazione il diciassettenne - che con l'aiuto della famiglia ha avviato un delicato e sofferto percorso di cambiamento di sesso assistito dagli psicologi dell'ospedale Federico II di Napoli - ha deciso di denunciare il tutto alla Procura della Repubblica di Avellino, affiancato dal suo difensore Rolando Iorio. Cinque, dunque, gli esposti presentati, proprio perché il ragazzo vuole dire basta e chiudere questo triste capitolo.

Anche se è provato da questa vicenda. In alcuni giorni non vuole uscire di casa, temendo di incontrare la 45enne o di essere vittima di attacchi. «Si tratta di episodi sconcertanti dice l'avvocato Iorio - Una vera persecuzione. E' mai possibile che nel 2020 un ragazzino sia perseguitato, sia sputato in faccia per strada, sia spinto al suicidio per una sua scelta? Tutto ciò è inaccettabile», attacca l'avvocato che vuole andare fino in fondo alla questione.ù Ora tocca agli inquirenti fare piena luce sulla questione e il contesto nel quale è maturata.

Pare che la 45enne, a sua volta, abbia proposto denuncia contro la famiglia del minore e contro lo stesso ragazzino. Ma c'è anche una comunità che vuole difendersi, perché non ci sta a passare per retrograda e omofoba.
La Procura sarà impegnata a ricostruire una vicenda dai tratti scabrosi. Nei prossimi giorni potrebbe essere sentita la donna, che svemtirebbe le versioni rese dalla presunta vittima.
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