Il giallo Tartaglia: riaperta l'inchiesta
sulla morte dell'architetto

Il giallo Tartaglia: riaperta l'inchiesta sulla morte dell'architetto
di Alessandra Montalbetti
Lunedì 29 Ottobre 2018, 11:00
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AQUILONIA - Accolto dalla Suprema Corte di Cassazione il ricorso dei familiari dell'architetto Donato Tartaglia. Riaperto il caso. Il professionista fu trovato cadavere nella stazione abbandonata di Aquilonia il 22 dicembre del 2015, con evidenti ferite da arma da taglio sul corpo.

L'esame autoptico confermò l'ipotesi del suicidio. Tesi a cui i familiari dell'architetto e molti suoi concittadini, che ben conoscevano il noto professionista, non hanno mai creduto.

L'indagine aperta per istigazione al suicidio, al termine degli accertamenti effettuati dai carabinieri della compagnia di Sant'Angelo dei Lombardi, fu archiviata nel 2016, ma i giudici della V sezione penale della Corte di Cassazione hanno rilevato dei vizi nel procedimento, così gli atti tornano al Tribunale di Avellino per ulteriori approfondimenti.

Poi il ricorso presentato dai familiari, la moglie e della sorella del professionista - Mirella Ramundo e Silvia Tartaglia, difese dall'avvocato Ettore Freda - che non hanno mai creduto all'ipotesi del suicidio avvenuto con un taglierino, è stato accolto.
 
Il ricorso alla Corte di Cassazione è stato considerato «fondato in quanto, nel caso in cui venga proposta tempestiva opposizione alla richiesta di archiviazione, il giudice per le indagini preliminari può disporre l'archiviazione senza fissare dienza in camera di consiglio, solo se è inammissibile l'opposizione e infondata la notizia di reato».

Altrimenti hanno precisato ancora gli Ermellini il gip deve procedere al contraddittorio delle parti nel procedimento camerale, pena la nullità della procedura.

Inoltre, non sarebbe stato rispettato il termine previsto dal codice, entro il quale le persone offese potevano proporre opposizione dal giudice per le indagini preliminari, avverso la richiesta di archiviazione, atteso che la notifica alla persona offesa della richiesta di archiviazione è stata effettuata il 4 novembre 2016 e il decreto è stato emesso il 16 novembre 2016. «Nessuna considerazione è stata fatta dell'opposizione proposta da Mirella Ramundo e Silvia Tartaglia».

Ciò ha inficiato il procedimento sfociato nell'archiviazione, è stato annullato con rinvio al giudice competente il decreto impugnato.
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